martedì 27 gennaio 2015

24 gennaio, corteo antifascista a Cremona

Giornata fantastica, una di quelle giornate d’inverno torinese che ti fanno venir voglia di andare sul fiume a far due passi. Invece ti prepari per andare a Cremona al corteo antifascista perché il pestaggio inferto a Emilio Visigalli da una squadra fascista, è davvero troppo grave. Così quella fantastica giornata di sole d’inverno, diventa immediatamente una splendida giornata contro il fascismo.
C’è una parte di te che però sente una strana sensazione di noia, la stessa che se ascoltata ti solleva una domanda chiara: “ma ancora?”. Sì perché è più di sessant’anni che abbiamo deciso che i fascisti non ci devono essere: per i più scettici c’è anche una legge del 1952 che sanziona i reati per apologia fascista. Quindi un po’ ti dispiace dover perdere il tuo tempo, quando di fatto non spetterebbe a te farlo, quando ci sono le forze dello Stato. Ma a questo ci arriveremo dopo.
Continuando sulla giornata. Ti chiedi immediatamente quante persone ci siano e a occhio ti rispondi "tante". Ne sei contento perché immediatamente ti senti più sicuro. E qui si apre il buco nero delle domande alle quali trovare fine sembra impossibile. Pur essendone consapevole, cominci comunque a farlo.
Da cosa mi sento più sicuro quando immediatamente mi accorgo che alla manifestazione nazionale antifascista, chiamata dal Centro Sociale Occupato Dordoni di Cremona, hanno risposto più di settemila persone?
Dalla polizia?
Dai fascisti di Casapound?
Dai celerini che difendono Casapound?
Dai celerini che fanno anche parte di Casapound?
Ma questo è solo l'inizio.

giovedì 22 gennaio 2015

Dipendenti precari e non della Provincia in sciopero della fame. Accade nella nostra smart city.

Una piccola saletta accogliente, molti striscioni di protesta, sorrisi tirati, occhi stanchi e una grande paura del futuro.
Sono i lavoratori precari della ex Provincia di Torino che rischiano grosso.
Di fianco a loro, appena attraversata la strada, si erge maestoso il grattacielo di Intesa San Paolo a dimostrare plasticamente chi comanda in città e chi no.
"Rinnoveremo il contratto ai precari della Provincia. Il problema è cosa accadrà da qui all'approvazione del provvedimento." Sono le parole del Sindaco Piero Fasisno, pronunciate il 9 gennaio. Nel mentre non è accaduto molto e ancora oggi il futuro di ventitrè lavoratori precari della ex Provincia è molto fosco.
A Torino i contratti non sono stati ancora prorogati, differentemente da quanto accaduto a Milano dove il sindaco Pisapia, capo della città metropolitana, ha mantenuto fede alla promessa fatta.
Non si sa perché.

mercoledì 21 gennaio 2015

Pracatinat: intervista a Marco Grimaldi, Consigliere Regionale del Piemonte

Nelle elezioni del 2014 Marco Grimaldi è stato eletto per la prima volta al Consiglio Regionale del Piemonte nella lista maggioritaria.

Grimaldi, allora chiudete Pracatinat? Quale è la situazione?
La situazione è complessa. Si tratta di una Società molto importante da un punto di vista industriale e culturale che, se fossimo in un momento economicamente roseo,  dovrebbe essere ristrutturata da tutti i punti di vista per renderla più idonea ad una rafforzata vocazione alberghiera e culturale. La fase economica è invece molto complessa, per questo crediamo che la ricerca di un attore che possa compartecipare alla gestione nella funzione turistica possa rappresentare un buon compromesso che, in primis, ne eviterebbe la liquidazione. C'è chi pensa che le finalità educative si possano pagare attraverso i privati. Spero e penso che la De Santis (Giuseppina De Santis, Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte, n.d.r.) non si stia muovendo in quella direzione.

martedì 20 gennaio 2015

La favola dei beni comuni: regole e principi per renderla reale.

Ci vorrebbe una riforma grammaticale, logica e lessicale prima che costituzionale, una poesia di Rodari o di uno dei suoi lettori. Una riforma del pensiero, del significato di 'possedere', di 'condividere' e di 'rappresentare' prima ancora dell'invenzione di una nuova categoria giuridica. Ci vorrebbero nuove pratiche di rispetto e responsabilità per ciò che è 'nostro' ma che non  può considerarsi né mio, né tuo, né di tutti né di nessuno. Alice in Wonderland risolverebbe il paradosso con una giravolta; a noi, invece, che con la realtà dobbiamo farci i conti, tocca essere ingegneri: inventare strumenti concreti e costruirli in modo giusto. 

Comuni sono quei beni riconosciti e rivendicati dalla collettività, beni partecipati, curati, tutelati. E ancora: beni né pubblici né privati, materiali e immateriali, funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali della persona, beni da difendere nell'interesse delle generazioni future. E, aggiungerei: beni che producono beneficio per le collettività presenti e future, beni verso cui, è evidente, non si può muovere alcun interesse privatistico ma solo un'interesse di tipo comune.

lunedì 19 gennaio 2015

Chiudete Pracatinat, vogliamo un centro commerciale.

L'educazione ambientale pubblica è morta, viva l'educazione ambientale pubblica!
Proprio nel momento in cui il Governo acconsente all’inserimento dell’educazione ambientale nelle scuole in forme che non sono ancora ben definite ma che concludono un percorso di decenni di sensibilizzazione a fasi alterne, un luogo vetusto ma carico di onori come il Centro Didattico di Pracatinat, una vera e propria lamasseria laica in cima a bellissimi monti che ha ospitato 200.000 alunni delle scuole italiane, forse chiuderà. Lo fa schiacciato dai debiti e dalla sua posizione, sì magnifica ma non strategica, lontana dai circuiti smart del turismo locale. Lo fa avendo attraversato la storia del welfare di questa Regione. La stessa Regione che esprime assessori e delibere che vogliono risolvere un buco di bilancio gravoso.
Va bene, Pracatinat che è il luogo dove si elaborano percorsi formativi sulla sostenibilità, forse non è sostenibile: per costi di gestione, per un esaurirsi dei soldi pubblici. Ma siamo in un’epoca dove abbiamo visto ministri della Repubblica dire che con la cultura non si produce reddito, e in risposta attività sponsorizzate nell’enfasi per dimostrare che la cultura rende.

domenica 18 gennaio 2015

Da Rebibbia a Kobane fino alla Val di Susa – Intervista a Zerocalcare

“La Val di Susa? All’altezza della mitologia e dei racconti ed è un punto di riferimento politico per la dignità che ha saputo esprimere e che ha espresso”. E’ questa la prima impressione di Zerocalcare, da qualche giorno a Bussoleno per la presentazione del suo ultimo libro “Dimentica il mio nome” e il reportage da Kobane uscito venerdì scorso su L’Internazionale.
Venerdì il Palanotav a Bussoleno era strapieno, come nelle grandi occasioni, per Zerocalcare, alias Michele Rech.  L’evento, con aperitivo benefit per le spese legali, è stato organizzato da un collettivo dei Giovani No Tav. Tantissime le persone presenti, che hanno fatto la fila per un disegno del fumettista romano, famoso anche per le lunghissime sessioni di disegni e dediche per i suoi fan. 
“E’ la prima volta che vengo in Valle. Mi è sembrata di conoscerla già, dopo tutti i racconti sentiti dagli amici e i tanti resoconti letti. E’ un posto bellissimo, soprattutto per me che sono cittadino. Quel cantiere, insieme all’autostrada, è un vero e proprio sfregio alla natura”.
Quello in Clarea è stato un giro nel cuore e nella lotta che a Chiomonte va avanti dal 2011: “ho visto i luoghi della resistenza e degli scontri del 27 giugno e del 3 luglio. Ma anche tutta la parte più storica come la zona archeologica, i massi e le grotte, il traliccio dove è caduto Luca”.
La gita si è conclusa con un brindisi e con la consegna della tessera dell’NPA, Nucleo Pintoni Attivi, nonostante Zerocalcare sia rigorosamente astemio. 

mercoledì 14 gennaio 2015

Cari Valsusini, "Il Sistema Torino non esiste" vi aspetta venerdì 23 gennaio ad Avigliana!

Cari Valsusini,
vi scriviamo dal luogo più lontano dell'universo dalla vostra valle, come dice Luca Rastello, Torino.
Vi scriviamo per invitarvi il 23 gennaio alle ore 21 ad Avigliana, presso la Scuola Defendente Ferrari in via Vittorio.
Grazie al Comitato Notav di Avigliana avremo il piacere, e l'onore, di essere ospiti del "Grande Cortile", rassegna che tutti voi conoscete. Lo faremo con il nostro spettacolo teatrale "Il Sistema Torino non esiste", un racconto grottesco, comico, tragico e soprattutto vero del sistema di potere che governa Torino da circa venticinque anni.
E che ve lo diciamo a voi quanti anni ha il progetto strategico per eccellenza, il non plus ultra del "ce lo chiede l'Europa", il campione incontrastato che unirà Torino e la Val di Susa all'universo per nuovi intergalattici traffici di merci?
Vi aspettiamo dunque, lo spettacolo ha fatto il pienone a Torino e di questo siamo contenti. Ma sopratutto ha fatto incazzare un sacco di gente, e di questo siamo ancora più contenti. Significa che vi piacerà.
Introdurrà Claudio Giorno.
Vi aspettiamo

martedì 13 gennaio 2015

"J’aime plus Paris"

Valeria Daniele scrive dai dintorni di Parigi, città in cui lavora, iniziando con la citazione del titolo di un canzone di Thomas Dutronc, "J’aime plus Paris"

"Provo un senso di straniamento. C’è un contrasto molto forte tra la realtà che sperimento in prima persona, con la vita che va avanti, tra lavoro e risate, e quello che mi arriva dal mondo esterno, attraverso i giornali che leggo, attraverso amici e parenti che mi chiamano preoccupati per sapere come sto.
Allora inizio a pensare che, forse, quella strana sono io. Forse c’è qualcosa che mi sfugge.
Cerco e leggo un numero sempre maggiore di articoli sugli attentati degli ultimi giorni. In sottofondo, appena al di sotto del livello della coscienza, avverto che c’è qualcosa di vagamente assurdo in questo mio starmene chiusa nella mia stanza in affitto, impegnata in una ricerca ossessiva di informazioni su una realtà che si trova appena là, al di fuori della mia finestra. Ma vado avanti imperterrita.

venerdì 9 gennaio 2015

Io sono Charlie. No, io sono Ahmed. Io sono... semplicemente confuso

Gli atti di terrorismo non sono tutti uguali. Questo mi ha colpito particolarmente: aldilà della "eccezionalità statistica" del primo attentato nel cuore d'Europa eccetera eccetera, c'è qualcosa che mi ha immobilizzato nella reazione. Forse perché all'Hebdo ci avrei lavorato sul serio, insieme a coloro che con un semplice tratto di matita traducono quotidianamente il motto "una risata vi seppellirà", come recitava una mia splendida maglietta gialla post-punk. Così ho passato dodici ore ad ignorare l'evento, a rimuoverlo, a fare semplicemente finta di nulla.
Solitamente la mia reazione è esattamente contraria: fagocitare ogni articolo, analisi, approfondimento esistente su un quotidiano o condiviso su Facebook, come se il grado di empatia fosse in qualche modo commisurato a quanto leggi ed a quanto ti informi sulle sorti del mondo. E così pian piano entri "in confidenza" con la tragedia: conoscerla a fondo la rende meno traumatica, familiarizzare con essa la rende in qualche modo vicina e razionalizzabile, decomporlo e sviscerarlo senza rispetto ti dà l’illusoria certezza di poter dire "MAI PIÙ".

mercoledì 7 gennaio 2015

"Il Sistema Torino non esiste" al Grande Cortile

Sistema Torino arriva in Valle di Susa con il suo spettacolo "Il Sistema Torino non esiste", che verrà rappresentato il 23 gennaio all'interno della rassegna "Il Grande Cortile", ad Avigliana.
Per noi questo è un punto d'arrivo.
Il Grande Cortile è un ciclo di dibattiti, confronti e discussioni che il Movimento NoTav ha avviato nel 2005, in dichiarata e orgogliosa polemica con chi voleva rinchiudere le sue Grandi idee nel ristretto orizzonte dell'egoismo locale.
Sistema Torino e il suo spettacolo sono nati proprio perché abbiamo sentito la necessità di far sentire una voce critica in una città dominata da una monolitica visione politica e culturale. Una visione che, come nel caso della strategicità-indispensabilità-necessità della Torino- Lione, ha scarsa attinenza con la realtà: e così facciamo pure la rima baciata.
"Il Sistema Torino non esiste" racconta senza peli sulla lingua "la città più lontana dell'Universo dalla Val Susa", come ama dire il nostro amico e maestro Luca Rastello.
Vi aspettiamo quindi, il 23 gennaio alle  21 presso l'Auditorium della Scuola Defedente Ferrari, Via Vittorio Veneto 1, Avigliana

"IL SISTEMA TORINO NON ESISTE"
spettacolo di e con Massimo Giovara
in collaborazione con Maurizio Pagliassotti
video Damiano Monaco
luci e consulenza alla regia Francesco Dell'Elba
suono Tino Paratore

introduce Claudio Giorno

Video - Il patto del Nazareno spiegato in 30 secondi



Il patto del Nazareno spiegato in 30 secondi

lunedì 5 gennaio 2015

Torino, i Murazzi e la disoccupazione.

Fino ad ora abbiamo quasi sempre scherzato su questo argomento ma è giunto il tempo di una riflessione seria.
Torino è la città con il maggior tasso di disoccupazione giovanile del Nord Italia. Siamo la città più ricca tra quelle povere.
Ad agosto 2014 il tasso di disoccupazione era pari al 12,3%, dato tra i peggiori in Italia. Ma il vero disastro è relativo ai ragazzi tra i 15 e i 24 anni, dove i senza lavoro sono pari al 44,2% , 3,6 punti in più del dato registrato un anno prima. In provincia di Torino il tasso di disoccupazione è pari al 46,4%, 6,4 punti in più della media nazionale. E' un record senza precedenti che testimonia la fallacia di tutto il piano strategico attuato negli ultimi venti anni, e lo condanna senza appello.

mercoledì 31 dicembre 2014

Video - Il discorso di fine anno dell'Ingegnere del Sistema Torino

Va ora in onda, il discorso di fine anno dell'ingegnere del Sistema Torino, primo in italia a canali unificati

ORE 21: DISCORSO DI FINE ANNO A CANALI UNIFICATI DELL'INGEGNERE

ALLE 21 DISCORSO DI FINE ANNO A CANALI UNIFICATI DELL'INGEGNERE! 
QUI SUL BLOG, SULLA PAGINA FACEBOOK DI SISTEMA TORINO E SU ALTRE, SU TWITTER, SU GOOGLE+, SUL CANALE YOUTUBE, SU SITI, BLOG E PAGINE DI SOCIAL NETWORK PRIVATI E PUBBLICI DI TUTTA LA NAZIONE (NEL POMERIGGIO L'ELENCO DELLE PRIME ADESIONI), UNO SGUARDO SERENO SULL'ANNO PASSATO E SUL FUTURO DELLA CITTA' E DEL PAESE: DALLA PERSONA CHE NE CONOSCE E RAPPRESENTA LA PROFONDA ESSENZA.

lunedì 29 dicembre 2014

#tutticonpiero!!!

Carissimi torinesi, è l'ora delle decisioni irrevocabili.
Anche noi sistemisti abbiamo deciso di uscire allo scoperto, di esporci, di scendere in campo perché l'Italia è il paese che amiamo. Come ben sapete, a breve il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lascerà lo scranno più alto. Per sostituirlo al meglio c'è bisogno di un uomo alto e magro, con il naso lungo come una salita e il pugno duro come la steppa siberiana.
Tra pochi giorni il nostro cuore batterà all'unisono per Piero Fassino.
Noi di Sistema Torino lo candidiamo ufficialmente a Presidente della Repubblica e per questa ragione lanciamo l'ashhhhtag #tutticonpiero.
Torinesi #tutticonpiero quindi, spediamolo a Roma, risolviamo un problema alla volta, poi si vedrà.

Bando del Murazzo

TURYN SYSTEM CITY DEVELOPMENT DEPARTIMENT OF CULTURAL SWING AND FUTURE

BANDO DEL MURAZZO
Augusta Taurinorum, autunno duemila e quattordici

AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE IN SUB CONCESSIONE DI N. 4 BOX  PER L’ESERCIZIO Dl ATTIVITA’ AFFINI ED AUSILIARIE ALLA RIAPERTURA, IN OTTICA MARITTIMA, DEL MURAZZO AL PUBBLICO, ALLA CULTURA, AL BUON CIBO E ALLA COMPIANTA MOVIDA.

Vista la concessione demaniale n. 555 del 5/5/1955, rilasciata in favore della Camera del Commercio I.A.A. di Torino per la durata di anni 99 (novantanove) decorrenti dal 01/01/2015, riferita alla struttura insistente presso la banchina sud del Murazzo, anche detto Lungo Po Diaz, denominata “Murazzo Piemunt", si avvia la procedura di selezione dei soggetti per l'affidamento in sub-concessione degli spazi risultanti liberi, attraverso l’adozione di apposito avviso pubblico che privilegi lo svolgimento di attività affini e ausiliarie al buon cibo, alla cultura marittima e alla compianta movida. A tale scopo l'area dovrà essere dotata di strutture per la coltivazione dei crostacei DOP Piemunt, di seppie e seppioline del murazzo e di  uno scalo navale di tipo mercantile e turistico, da collocarsi in area Imbarchini, così come dall'Ambìto Piano del Murazzo e relative planimetrie disponibili in sola consultazione presso gli uffici.
Le domande dovranno essere munite di marca da bollo da € 35,00, debitamente sottoscritte e corredate da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande dovranno pervenire alla “Camera del Commercio I.A.A. di Torino – Ufficio Bandi
Le domande, potranno essere presentate mediante:
- consegna a mano
- raccomandata A.R
- in modalità telematica, telegrafo o codice morse.
- a cavallo di un pony
- a mezzo kayak singolo
e dovranno essere accompagnate da fornitura di numero variabile, tra i 10 e i 20, di tomini misti capra e mucca della Val Pusteria, numero 4 astici norvegesi (con fotocopia di carta di identità e certificato di provenienza)

La Camera di Commercio non risponde del mancato rispetto dei termini di presentazione o deperibilità del piatto o affondamento del natante.

Costituiscono cause di esclusione dal bando:
- la spedizione delle domande fuori dal termine e con modalità diverse da quelle previste;
- l’utilizzo, nella presentazione della domanda, di una modulistica diversa da quella prevista, visibile in sola consultazione presso gli uffici;
- l'assenza di Baffi da parte del proponente.
- il non essere amico su Facebook dell'Ingegnere

La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissta per le ore 23.55 del 31/12/2014

FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
Entro 15 giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande, la Camera Commerciale provvederà a formulare ed approvare le apposite graduatorie, una generale e una per ogni singolo approdo, secondo i seguenti criteri di priorità:
1) conclamata professionalità nell'esercizio delle grandi ristorazioni e lentezza del cibo: PUNTI 10
2) presenza di baffi e sorriso smagliante: PUNTI 20
3) apparizioni  in tv o in reality show, possesso di università e mogli o altri parenti  nelle istituzioni: PUNTI 10
4) età a cifra tonda superiore ai 40 anni e inferiore ai 90 (50-60-70-80 anni) al momento della partecipazione al bando: PUNTI 20

La graduatoria del bando verrà resa pubblica nella primavera. I partecipanti con i più alti punteggi avranno assegnati l'utilizzo dei box e un finanziamento a fondo perduto di millemilaeuri. Gli esiti saranno soggetti ad approvazione del consiglio comunale, provinciale (decaduto), regionale e nazionale.

MATERIALE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE:
- presentazione di Microsoft Power Point consistente in almeno 300 slide
- 2 copie cartacee del progetto scritte a mano su papiri egiziani originali
- 2 fotografie con Matteo Renzi o suoi compagni delle elementari

Tutte le informazioni e le graduatorie una volta  pubbliche potranno essere visionate dalle 20 alle 22 tutti i giorni e fino al 10 giugno sul balcone della signora Marisa, in corso Chieri 10 a Torino, 7° piano senza ascensore (dietro la porta blu, dopo la cuccia di Satana, il dobermann della signora Marisa, parola d'ordine fidelio - è consigliato portarsi una bistecca per tenere buono Satana).


GRAZIE, BUONA FORTUNA E CHE LA FORZA SIA CON VOI. SEMPRE

Torino,  29 dicembre 2014

mercoledì 24 dicembre 2014

Lettera a Babbo Natale.

Caro Babbo Natale,
quanto tempo.
Ci avevano detto che non esisti ma invece noi siamo fiduciosi,  e soprattutto siamo dei romantici che credono nei sogni.
Senti, com'è? Tuttappost?
Ti scriviamo questa letteruzza per chiederti un po' di regalini di Natale, vedi tu cosa puoi fare.
Allora ecco il nostro elenco base.

Ci farebbe piacere ricevere in dono un sindaco normale.
Quello che c'è passa il suo tempo e sperare di non essere più sindaco di Torino. Ti pare carino?
Fai diventare Fassino Presidente della Repubblica, ci tiene, ci tiene e ad essere qualsiasi cosa, accontenta lui e noi.
Vedi, siamo generosi noi di Sistema Torino.

Ci piacerebbe ricevere in regalo che il debito della città con Intesa San Paolo, Unicredit e MPS fosse rinegoziato, del 30% sul valore nominale.
Nel mondo lo fanno tutti, solo gli enti pubblici italiani che hanno i loro uomini di partito nelle banche private non osano fare questa richiesta.
L'abbassamento del tasso d'interesse e l'allungamento del tempo del mutuo, caro Babbo, non servono a nulla e, senza offesa, tienteli pure.
Anzi portali a Chiamparino.
Questo punto è veramente importante anche se non ne parla nessuno.
Poi visto che ci sei, sarebbe bellissimo se sotto l'albero trovassimo la parola FINE per quanto riguarda le dismissioni del patrimonio pubblico della città.
Cioè, non è proprio possibile che si venda la Curia Maxima e il palazzi rinascimentali che sono di tutti per andare negli ex uffici della Fiat.
Cioè, no?  Tu venderesti slitta e renna per andare sul bob di plastica che te lo spingi da solo?
No, ecco, appunto.
Poi, senti... ci piacerebbe che il Governo nazionale facesse una legge per cui se tu produci qualcosa in Italia, sei italiano, vivi in Italia, hai puppato miliardi dall'Italia durante un secolo devi pagare tutte le tasse in Italia. Tipo, un nome a caso, la Fiat di Marchionne.
No? Che dici Babbo? Perché sennò, così, le tasse le pagano solo i poveri tapini.
Poi ci piacerebberro alberi e parchi pubblici. giardini e verde.
Ci sono ampie zone della città da riqualificare. Diradiamo? Facciamo di Torino la città con il maggior numero di giardini d'Europa?
Tanto ci sono 60.000 case vuote, quindi altro cemento davvero non ce n'è bisogno.
Ci piacerebbe il bando dei Murazzi sotto l'albero. Capiamo che ci sono soggetti, Arci e Aics in primis che questa estate si sono dissanguati per salvare la faccia al Comune, e quindi debbano essere compensati: è giusto. Per gli altri facciamo un gara normale? Facciamo che le arcate dei privati possano farci un po' quello che vogliono, sempre nel rispetto di un piano d'ambito che abbia come cardini quattro fattori: cultura, lavoro, legalità, sostenibilità ambientale.
Eh, che dici?
E poi ci sarebbero tante altre cose... le periferie... la sciocchezza sparata di Renzo Piano (ma poi ne scriviamo bene alla Befana per questo), il Palazzo del lavoro che marcisce, le OGR... ma ci fermiamo qua, che c'è la crisi e siamo moderati pure noi.

Ciao Babbo Natale, ci vediamo la notte del 24. E se vuoi passa anche il 28 al Polsky Kot che ti offriamo una vodka, magari sarai stanco.

Sistema Torino.


sabato 20 dicembre 2014

Che fine ha fatto il bando per le arcate dei Murazzi?


Che fine ha fatto il bando per le arcate dei Murazzi? Abbiamo chiesto all'Ingegnere. Che pero' non ha detto proprio tutto. Gli chiederemo meglio domenica 28 sera al Polski Kot, viene anche lui a sentire la presentazione durante la festicciola di fine anno di Sistema TorinoPRESENTAZIONE DEL BANDO MURAZZI DI SISTEMA TORINO
 DURANTE LA FESTICCIOLA DI FINE ANNO 
DI DOMENICA 28 DICEMBRE. DALLE 20 IN AVANTI, 
OSPITI DEL POLSKI KOT DI VIA MASSENA 19/A TORINO.

venerdì 19 dicembre 2014

Murazzi, ecco le prime anticipazoni sul bando in arrivo. Esclusiva SISTEMA TORINO!

E' calato un silenzio tombale sulla vicenda "Bando Murazzi". La cosa di per sé è imbarazzante e comica.
Imbarazzante perché le istituzioni di questa città che si sono stracciate le vesti in promesse sperticate la passata primavera, un mese prima delle elezioni,  ora non riescono a biascicare mezza scusa per questo "ritardo".
Comica perché tutti sanno la ragione di questo stallo. Non si sa chi far vincere.
Non si sa intorno a chi ritagliare il bando affinché possa calzare con eleganza e stile sabaudo. Perché se fai vincere quello poi si offendono gli altri. E spazio non c'è per tutti.
E gli amici sono importanti perché poi portano i voti. E poi mancano i soldi per mettere un po' in ordine. Annosa vicenda quella dei Murazzi.
Tra chi li vorrebbe chiusi, chi li vorrebbe riqualificati e fruibili per tutti, e chi vorrebbe nuovamente trasformarli nel cuore del riciclo del denaro sporco torinese.
I Murazzi sono stati, nella città degli anticorpi, un buco nero dove vigeva un concetto di legalità parallela: sotto gli occhi di tutti. Per questo alcuni dirigenti comunali andranno a processo, ma è già di fatto tutto prescritto. Il processo si potrebbe anche interrompere adesso, tanto l'esito è scontato, così si risparmierebbero un po' di soldi pubblici.
Dirigenti che di fatto hanno coperto con i loro incarichi i ruoli politici che, in questa vicenda, ne sono usciti quasi tutti immacolati. Assessori e sindaci non sapevano, c'erano i dirigenti a cui affidavano le pratiche. Ma va bene così, come funziona il Sistema ormai è noto ai più.
E quindi pensiamo al futuro, pensiamo al quello che sarà, non rimaniamo ancorati al passato! Quello che è interessante è invece lo stallo in corso. Allora noi suggeriamo queste caratteristiche minime per chiunque voglia partecipare al bando relativo ai Murazzi.
Deve avere i baffi.
Deve essere mezzo pelato.
Deve essere intorno ai 60 anni.
Deve mangiare tutte le sere le acciughe al verde col bagnetto verde.
Si preferisce un cognome che inizi per F
Tutto il resto non sarà considerato sufficiente. 

 
Sistema Torino coglie l'occasione per invitarvi tutti alla
PRESENTAZIONE DEL BANDO MURAZZI DI SISTEMA TORINO DURANTE LA FESTICCIOLA DI FINE ANNO DI DOMENICA 28 DICEMBRE. DALLE 20 IN AVANTI, OSPITI DEL POLSKI KOT DI VIA MASSENA 19/A TORINO.
Durante la serata ripercorreremo insieme il percorso del 2014 di Sistema Torino e daremo qualche piccola anticipazione sul 2015 ... L'anno delle FIERE!!!



mercoledì 17 dicembre 2014

Benedette autostrade

Il sacerdote di turno asperge la pavimentazione stradale con l’acqua benedetta e gli “inauguratori” si segnano: sarà perché sono tutti credenti o per rispetto… O perché gia sanno che quella che si profila è l’ennesima viacrucis?
E’ il 23 di luglio dell’anno che volge al termine, il 2014…
Matteo Renzi, il primo ministro più smagliante che la storia già repubblicana (oggi neomonarchica) ci abbia regalato, taglia orgogliosamente il nastro (e proprio al posto di Re Giorgio) di quello che dovrà passare alla storia come il primo vero importante project financing made in Italy: l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano, meglio

lunedì 15 dicembre 2014

Qualcuno ha visto il bando per i Murazzi?

Qualcuno ha visto il bando per i Murazzi?
Per cortesia cercate un attimo in un cassetto, o in cantina, sotto la cuccia del cane... magari è caduto.
L'assessora Ilda Curti ci disse, scripta manent, che sarebbe stato pubblicato in autunno. Ce lo disse in termini ironici su Facebook, sottolineando che da sempre avevano sostenuto che il lavoro sarebbe stato compiuto "in autunno".
E l'autunno, come si sa, finisce il 21 dicembre.
Ed eccoci qua, con l'albero fatto, le palline colorate, i festoni, il presepe e lo zampone.
Manca il bando, ma pensa!
Mancano pochi giorni al termine di questa piovosa stagione e la città è ancora qua, in attesa.

TALKING SYSTEM: giovedì 18 dicembre ospite Gianluca Gobbi di Radio Flash


giovedì 18 dicembre ore 21,30

TALKING SYSTEM
conduce Maurizio Pagliassotti
performance di MassImo Giovara.
ospite: Gianluca Gobbi, direttore Radio Flash

domenica 14 dicembre 2014

15 miliardi di euro. Che fine ha fatto il malloppo torinese? /1

"Puntare sulla cultura, già prima delle Olimpiadi, in una città industriale, è stata una scelta ambiziosa e coraggiosa. Torino vi è riuscita meglio di altre città italiane e questo deve essere considerato un successo." (Elsa Fornero)

Quello dell'ex ministro del governo Monti è un pensiero diffuso in città. Ma allora vediamo qualche dato.
Punto di partenza sono i noti, solamente per chi legge questo blog, quindici miliardi (15.000.000.000) di euro spesi a Torino per "la trasformazione" tra il 1998 e il 2006. Parte provenienti dallo Stato a fondo perduto e parte erogati dagli istituti di credito. Nessuna altra città italiana ha ricevuto così tanto denaro pubblico e privato, è un intervento massiccio, tra i maggiori dal dopoguerra. Sono 15.000 euro a cittadino.

lunedì 8 dicembre 2014

TALK SHOCK DAYS - DICEMBRE



I giorni di Sistema Torino alla Cavallerizza Reale: 
incontri di giornalismo d’inchiesta, di informazione e spettacolo civile.

La coop non sei tu, la mutazione genetica del sistema.

Mario Frau, autore di "LA COOP NON SEI TU" (Editori Riuniti) e "Simbiosi Criminale",  è ex Direttore alla programmazione e sviluppo della Novacoop ed ex membro della Direzione nazionale dell'Associazione Nazionale Cooperative di Consumo.

Sistema Torino: Tu  hai scritto un libro coraggioso dal titolo “LA COOP NON SEI TU” in cui parli della “mutazione genetica" delle cooperative. Cosa intendi?
Mario Frau:  Nel mio saggio “LA COOP NON SEI TU” ho più volte usato il termine “mutazione genetica” riferendomi ai cambiamenti che hanno coinvolto le grandi coop. Che ci sia stata tale trasformazione - meglio sarebbe usare il termine “degenerazione” - che ha investito diffusamente come una metastasi le grandi COOP che operano in una pluralità di settori dell’economia, dalla grande distribuzione alle costruzioni, dai servizi alla edilizia abitativa ecc.., sono estremamente convinto e i fatti di questi giorni emersi a Roma  lo confermano. Tale mia convinzione è supportata da numerosi esempi, ma ce n’è uno che non sfugge alla maggior parte degli osservatori economici:  ed è la progressiva finanziarizzazione di tutto il sistema COOP, con l’affermazione al proprio interno di “una casta

domenica 7 dicembre 2014

Articolo su partecipate comunali, starete peggio che dopo aver visto Report

Premessa, la base.
Il lavoro non è un ammortizzatore sociale o lo può essere solo in casi eccezionali.
Gli ammortizzatori sociali sono un diritto per tutti coloro che ne abbisognano.
Gli ammortizzatori sociali vengono finanziati con la redistribuzione della ricchezza generata dalla tassazione progressiva.
Poi.
A noi piacerebbe vedere la faccia della Merkel davanti al dossier "Privatizzazioni del Comune di Torino". Probabilmente vedremmo il volto contrarsi e le labbra pronuncerebbero l'ordine di mobilitazione generale per la Wermacht.
Agli occhi della Merkel il Sistema Torino-Italia deve apparire stravagante, folle e paranoico.
Il nostro modus operandi ha il tratto tipico della furbata all'italiana, del compito scopiazzato sul pullman prima di entrare in classe, della cacca del cane non raccolta per strada tanto nessuno mi vede.
Esistono le partecipate.
Furono create per rendere i servizi fruibili a tutti a prezzo popolare etc etc. Sono conquiste della civiltà vecchie di cento anni e più.

venerdì 5 dicembre 2014

Corso di Formazione per Intellettuale Organico AntiSistema.


Sistema Torino ha deciso di tenere un breve corso di formazione on lain per tutti coloro che ambiscono al ruolo di Intellettuale Organico Antisistema.
Si tratta di una figura professionale che richiede sfrontatezza e buona cultura.
Campi di applicazione: economia, politologia, cultura, società in genere, fuffa.

LEZIONE N. 1 - DEFINIZIONE  e TECNICA DI BASE.
L'IOAS è per definizione "indipendente".
L'intellettuale Organico AntiSistema è colui che, in nome di una supposta superiorità culturale, morale ed etica, definisce come "schifoso" l'operato del Sistema. La prerogativa che egli, od ella, evidenzia rispetto il vasto mondo della "critica" è che lui, o lei, sono totalmente appartenenti al Sistema.

giovedì 4 dicembre 2014

CI PRIVATIZZANO DI TUTTO… RIPRENDIAMOCI TUTTO! ASSEMBLEA PUBBLICA VENERDÌ 5 DICEMBRE


ASSEMBLEA PUBBLICA
venerdì 5 dicembre 2014,
 dalle ore 17,30 

Palazzo Nuovo - V. Sant'Ottavio 20, Torino


Appello ai movimenti, le istanze che dal basso fanno sentire la voce dei…diritti

La straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso al privato è bello. La difesa dei beni comuni e dei territori ha posto l’urgenza di un altro modello sociale.


Attraverso l’alibi della crisi, invece, si ripropone con prepotenza l’idea del privato come regola. Passo dopo passo, le Multiservizi A2A, Iren, Hera e Acea proveranno a far man bassa di tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, per divenire gli unici campioni nazionali, per competere poi sui mercati internazionali.

Se la nuova ondata di privatizzazioni, messa in campo dal governo con Sblocca Italia e Legge di Stabilità, vuole cancellare la conquista referendaria sarà sempre più difficile anche la difesa degli altri Diritti.

Per questo invitiamo a partecipare ad un’assemblea pubblica tutte le realtà interessate ad un confronto volto a contrastare questa nuova ondata di privatizzazioni.

LA VOCE AI DIRITTI
LAVORO SALUTE STUDIO AMBIENTE
SAPERE CULTURA INFORMAZIONE ACQUA BENE COMUNE

Hanno già aderito 
Coordinamento Diritto alla Salute - Economia del Bene Comune - No Inc – Rifiuti Zero - Grugliasco Comunità Sostenibile - Attac Torino – Studenti Indipendenti - Comitato Acqua Pubblica Torino - Pro Natura Torino - Sistema Torino - Gruppo Cinque Terre - Comitato per la difesa dei Giardini Reali - Comitato Sniarischiosa - Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo - Officine Corsare

Per altre adesioni comunicare a acquapubblicatorino@gmail.com

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino - www.acquapubblicatorino.org - Cell. 388 8597492

Adesso i forconi, l'anno prossimo gli U2


mercoledì 3 dicembre 2014

Un anno fa la rivolta dei forconi. Un anno passato senza fare nulla.

Il 5 dicembre è annunciata la manifestazione di quello che fu il "movimento dei forconi", ora denominato Coordinamento 9 dicembre.
Torino, con le sue istituzioni, i partiti e i movimenti, ha semplicemente rimosso l'accaduto e si troverà di nuovo impreparata a gestire un fenomeno sociale e culturale, qualunque sarà lo svolgersi della giornata di venerdì, oltretutto libera da altri impegni quali l'annunciato sciopero generale spostato poi al 12 dicembre. 
Maurizio Pagliassotti è tra i pochi ad aver fotografato limpidamente nel suo ultimo libro "Sistema Torino, Sistema Italia" quella parte di cittadinanza che prese possesso delle città piemontesi per più giorni, e lo fa attraverso un personaggio che incarna la rabbia delle periferie inascoltate e abbandonate alla deriva sociale, alle quali la politica dà nulla o poco più: il contentino delle linee notturne dei bus Nightbuster dirette allo sballo dei chupito in centro città, per esempio.
Personaggio che non completa di certo il ritratto di chi ha agito per le strade nelle giornate piemontesi, tra le più accese d'Italia, che arrivarono a un vero e proprio assedio a Pinerolo o al municipio di Nichelino, con tanto di lancio di una bomba carta. Anche se in quest'ultimo caso dobbiamo ricordare che erano i giorni delle elezioni della nuova amministrazione comunale e qualcuno avrà sfruttato l'occasione per calcare la mano per mero calcolo politico.

lunedì 1 dicembre 2014

I forconi e l'ideologia del rattoppo

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E quindi torneranno i "Forconi" venerdì prossimo. Contro chi, contro cosa, non si sa.
Soffia sul fuoco della crisi un vento teso, che vuole incendiare le periferie.
Forse non è ancora ben chiaro cosa stia capitando nei bordi delle nostre città e, nel nostro caso, a Torino.
Non è chiaro che il "disagio", delicata parola utilizzata per coprire la ben più sporca e puzzolente "povertà", non ha origine all'interno delle dinamiche presenti sul territorio. 
Lì si evidenziano solo gli effetti della crisi di un sistema, ben al di là di ciò che è la realtà in essere.
I vasti spazi verdi, le Case del Popolo (Case del Quartiere in neo lingua de ideologizzata) dai belli e importanti programmi sociali, le riqualificazioni lì e là, il giornalino di quartiere, la cittadinanza attiva, il bus che ti porta in centro il sabato sera, un Renzo Piano epico che di tasca sua salva le periferie facendo lavorare anche i giovani. E ancora il cinema d'estate, il teatro d'inverno, l'associazione con il progetto.
L'elenco di ciò che si è fatto a Torino è sterminato, probabilmente più che in ogni altra parte d'Italia.
Lavori encomiabili portati avanti da professionisti spesso mal pagati a cui si deve un dovuto ringraziamento.