martedì 30 agosto 2016

BENTORNATI DALLE VACANZE AMICI SISTEMISTI!


Salve compagni del Sistema! Avete concluso le ferie in Liguria e al vostro rientro avete trovato solo alghe ad attendervi? Girate per la città spaesati alla ricerca dei segni tangibili di scie pentastellate?

Bene, state tranquilli, abbiamo presidiato la città per tenervi sempre aggiornati sugli eventi della capitale sabauda. Ed è proprio, volenti o nolenti, dalla questione piante tropicali nel Po che bisogna partire, foss'anche per il semplice motivo che i social sono stati invasi da esperti biologi pronti ad edurci sulle migliori pratiche di sradicamento di myriophyllum aquaticum dal fiume. I fatti sono questi: a luglio è emersa questa inedita chiazza verde enorme, visibile soprattuto in zona Murazzi. Bisogna toglierle, ma ci vanno circa 50 mila euro per un intervento tecnico a spese dell' Assessorato alla mobilità, Settore Ponti e vie d'acqua della neo-eletta Maria Lapietra. Peccato che manchino i soldi (aldilà del dibattito ideo-biologico, bisognerebbe riflettere a fondo sul fatto che manchino pochi spiccioli ad un Comune come il nostro) per cui l'idea a Cinque Stelle è quella di affidarsi al volontarismo etico di lavoratori del Comune, attivisti ed ambientalisti. Tutto molto bello, peccato che l'alga sia ancora presente, e chissà se ora quei 50 mila euro caleranno o aumenteranno: lasciando ai tecnici le valutazioni del caso, sembra certamente evitabile la "passeggiata in canoa" che col senno di poi risulta più propagandistica che risolutiva.

Rimaniamo sulle sponde del fiume e proseguiamo verso Moncalieri, prossima sosta: Valentino. Cosa succederà a breve all'interno del polmone verde torinese? A settembre sarà il turno del Salone del Gusto di Slow Food-Terra Madre, già deciso ai tempi in cui Chiampassino regalò il nostro parco al Compagno Carlin Petrini. Beh ma ora le cose cambieranno no? Eh più o meno, perchè (come documentato in un nostro precedente post dedicato all'argomento) nel frattempo il Comune ed il Comitato organizzatore presieduto da Andrea Levy hanno raggiunto l'accordo per il Salone dell' Auto 2017, che continuerà ad utilizzare il nostro amato parco come location principale (la novità è il pagamento per l'utilizzo dello stesso), accompagnata da mini-eventi in periferia. Bene ma non benissimo per una Giunta tratteggiata come un covo di pericolosi ambientalisti ostili ai Grandi Eventi. In questo caso, avremmo preferito la versione macchiettistica a quella reale troppo aderente al recente passato.

Restiamo alla questione saloni, e torniamo sul primo tema pesante, corposo, che la neo-Sindaca Appendino ha dovuto affrontare, cioè lo sconvolgimento del Salone del Libro in seuito all'indagine che ha portato in carcere alcuni importanti interlocutori (anche su questo vi è un nostro post dedicato), alla perquisizione in casa dell'ex Assessore Braccialarghe, ed alla successiva fuga direzione Milano dell' AIE (Associazione Italiana Editori), con relativa contro-fuga dei piccoli editori, che potrebbe portare all'allestimento di un di un salone "alternativo per davvero". Così alternativo che tra i nomi che circolano nel ruolo di direttore del Salone c'è quello di Giuseppe Culicchia, quell' ex scrittore ribelle che nel perioodo elettorale tratteggiava su Internazionale una città priva di problemi (mica la più povera del Nord Italia come dicono quei cattivoni dei dati statistici), dove tutto è very cool grazie ai grandi eventi ed alle Olimpiadi che hanno reso tutto più bello (una versione letteraria della Evelina nazionale tanto per intenderci).

Degna di nota, almeno per il dibattito agostano, la nuova intesa Chiampa-Appendino, che tanto ha smosso la base torinese del Partito Democratico: collaboriamo o combattiamo? Mentre gli organizzatori della Festa dell'Unità sfogliavano i petali della margherita per decidere se invitare o meno la Sindaca della Città (optando, legittimamente, per il no al confronto), il Presidente della Regione ha avviato e sta tenendo in piedi una liason che ha prodotto la nomina del nuovo presidente in pectore della Fondazione per il Libro Massimo Bray, ex Ministro della Cultura e uomo certamente di sistema. Nello stesso tempo, sembra farina della Sindaca la politica giustamente aggressiva nei confronti di GI Events al fine di ottenere l'utilizzo gratuito di alcuni spazi del Lingotto (previsto da passati accordi) e un dimezzamento del costo d'affitto. Vedremo come proseguirà il giallo nostrano, data l'importanza dell'edizione del trentennale del Salone.

Sì va bene, ma gli atti concreti? Uno c’è stato, ed anche molto divertente: il Comune di Torino ha comunicato all’ Osservatorio Torino Lione lo sfratto dai locali della Città Metropolitana (guidata dalla stessa Appendino). Beh, se l’obiettivo dichiarato della Giunta è quella di uscire dal Tavolo stesso, perché concedergli una sede sul nostro territorio? Dopo il mezzo scivolone della solidarietà alle forze dell’ordine maldigerito dal movimento NO TAV, chissà che questa non sia l’anticipazione dell’ uscita del Comune di Torino dall’ente tecnico che valuta la fattibilità della Grande Opera in Valsusa. Questo è quello che auspichiamo tutti.

L’apertura dei lavori della Giunta è invece quanto di più beffardo per gli uscenti Fassino e soci: Chiara Appendino e il suo team tengono fede al mantra delle periferie presentando 1200 pagine di progetto al bando del Governo per l’assegnazione di 18 milioni di euro. Figata no? Peccato che il bando esca quasi interamente dal lavoro della precedente Amministrazione, tanto che il coordinamento dei lavori è stato affidato all’architetto Valter Cavallaro.
Le parole d’ordine ricorrenti nel documento sono le solite che conosciamo benissimo, dal bike sharing alla riqualificazione policentrica passando per il finanziamento del centro per l’innovazione “ex INCET” (altro riconoscibilissimo segno PD). Vediamo se questo documento ibrido e polimorfo riuscirà a farci vincere l’assegnazione dei fondi necessari per far rivivere le nostre periferie.

Attendiamo quindi con ansia la riapertura settembrina del Consiglio Comunale e delle azioni politiche “vere”, dato che tra wifi e diete vegan a base di alga abbiamo avuto fin troppi argomenti da ombrellone da spiaggia, quest’anno purtroppo assente ai Murazzi.