mercoledì 31 dicembre 2014

Video - Il discorso di fine anno dell'Ingegnere del Sistema Torino

Va ora in onda, il discorso di fine anno dell'ingegnere del Sistema Torino, primo in italia a canali unificati

ORE 21: DISCORSO DI FINE ANNO A CANALI UNIFICATI DELL'INGEGNERE

ALLE 21 DISCORSO DI FINE ANNO A CANALI UNIFICATI DELL'INGEGNERE! 
QUI SUL BLOG, SULLA PAGINA FACEBOOK DI SISTEMA TORINO E SU ALTRE, SU TWITTER, SU GOOGLE+, SUL CANALE YOUTUBE, SU SITI, BLOG E PAGINE DI SOCIAL NETWORK PRIVATI E PUBBLICI DI TUTTA LA NAZIONE (NEL POMERIGGIO L'ELENCO DELLE PRIME ADESIONI), UNO SGUARDO SERENO SULL'ANNO PASSATO E SUL FUTURO DELLA CITTA' E DEL PAESE: DALLA PERSONA CHE NE CONOSCE E RAPPRESENTA LA PROFONDA ESSENZA.

lunedì 29 dicembre 2014

#tutticonpiero!!!

Carissimi torinesi, è l'ora delle decisioni irrevocabili.
Anche noi sistemisti abbiamo deciso di uscire allo scoperto, di esporci, di scendere in campo perché l'Italia è il paese che amiamo. Come ben sapete, a breve il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lascerà lo scranno più alto. Per sostituirlo al meglio c'è bisogno di un uomo alto e magro, con il naso lungo come una salita e il pugno duro come la steppa siberiana.
Tra pochi giorni il nostro cuore batterà all'unisono per Piero Fassino.
Noi di Sistema Torino lo candidiamo ufficialmente a Presidente della Repubblica e per questa ragione lanciamo l'ashhhhtag #tutticonpiero.
Torinesi #tutticonpiero quindi, spediamolo a Roma, risolviamo un problema alla volta, poi si vedrà.

Bando del Murazzo

TURYN SYSTEM CITY DEVELOPMENT DEPARTIMENT OF CULTURAL SWING AND FUTURE

BANDO DEL MURAZZO
Augusta Taurinorum, autunno duemila e quattordici

AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE IN SUB CONCESSIONE DI N. 4 BOX  PER L’ESERCIZIO Dl ATTIVITA’ AFFINI ED AUSILIARIE ALLA RIAPERTURA, IN OTTICA MARITTIMA, DEL MURAZZO AL PUBBLICO, ALLA CULTURA, AL BUON CIBO E ALLA COMPIANTA MOVIDA.

Vista la concessione demaniale n. 555 del 5/5/1955, rilasciata in favore della Camera del Commercio I.A.A. di Torino per la durata di anni 99 (novantanove) decorrenti dal 01/01/2015, riferita alla struttura insistente presso la banchina sud del Murazzo, anche detto Lungo Po Diaz, denominata “Murazzo Piemunt", si avvia la procedura di selezione dei soggetti per l'affidamento in sub-concessione degli spazi risultanti liberi, attraverso l’adozione di apposito avviso pubblico che privilegi lo svolgimento di attività affini e ausiliarie al buon cibo, alla cultura marittima e alla compianta movida. A tale scopo l'area dovrà essere dotata di strutture per la coltivazione dei crostacei DOP Piemunt, di seppie e seppioline del murazzo e di  uno scalo navale di tipo mercantile e turistico, da collocarsi in area Imbarchini, così come dall'Ambìto Piano del Murazzo e relative planimetrie disponibili in sola consultazione presso gli uffici.
Le domande dovranno essere munite di marca da bollo da € 35,00, debitamente sottoscritte e corredate da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande dovranno pervenire alla “Camera del Commercio I.A.A. di Torino – Ufficio Bandi
Le domande, potranno essere presentate mediante:
- consegna a mano
- raccomandata A.R
- in modalità telematica, telegrafo o codice morse.
- a cavallo di un pony
- a mezzo kayak singolo
e dovranno essere accompagnate da fornitura di numero variabile, tra i 10 e i 20, di tomini misti capra e mucca della Val Pusteria, numero 4 astici norvegesi (con fotocopia di carta di identità e certificato di provenienza)

La Camera di Commercio non risponde del mancato rispetto dei termini di presentazione o deperibilità del piatto o affondamento del natante.

Costituiscono cause di esclusione dal bando:
- la spedizione delle domande fuori dal termine e con modalità diverse da quelle previste;
- l’utilizzo, nella presentazione della domanda, di una modulistica diversa da quella prevista, visibile in sola consultazione presso gli uffici;
- l'assenza di Baffi da parte del proponente.
- il non essere amico su Facebook dell'Ingegnere

La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è fissta per le ore 23.55 del 31/12/2014

FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
Entro 15 giorni dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande, la Camera Commerciale provvederà a formulare ed approvare le apposite graduatorie, una generale e una per ogni singolo approdo, secondo i seguenti criteri di priorità:
1) conclamata professionalità nell'esercizio delle grandi ristorazioni e lentezza del cibo: PUNTI 10
2) presenza di baffi e sorriso smagliante: PUNTI 20
3) apparizioni  in tv o in reality show, possesso di università e mogli o altri parenti  nelle istituzioni: PUNTI 10
4) età a cifra tonda superiore ai 40 anni e inferiore ai 90 (50-60-70-80 anni) al momento della partecipazione al bando: PUNTI 20

La graduatoria del bando verrà resa pubblica nella primavera. I partecipanti con i più alti punteggi avranno assegnati l'utilizzo dei box e un finanziamento a fondo perduto di millemilaeuri. Gli esiti saranno soggetti ad approvazione del consiglio comunale, provinciale (decaduto), regionale e nazionale.

MATERIALE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE:
- presentazione di Microsoft Power Point consistente in almeno 300 slide
- 2 copie cartacee del progetto scritte a mano su papiri egiziani originali
- 2 fotografie con Matteo Renzi o suoi compagni delle elementari

Tutte le informazioni e le graduatorie una volta  pubbliche potranno essere visionate dalle 20 alle 22 tutti i giorni e fino al 10 giugno sul balcone della signora Marisa, in corso Chieri 10 a Torino, 7° piano senza ascensore (dietro la porta blu, dopo la cuccia di Satana, il dobermann della signora Marisa, parola d'ordine fidelio - è consigliato portarsi una bistecca per tenere buono Satana).


GRAZIE, BUONA FORTUNA E CHE LA FORZA SIA CON VOI. SEMPRE

Torino,  29 dicembre 2014

mercoledì 24 dicembre 2014

Lettera a Babbo Natale.

Caro Babbo Natale,
quanto tempo.
Ci avevano detto che non esisti ma invece noi siamo fiduciosi,  e soprattutto siamo dei romantici che credono nei sogni.
Senti, com'è? Tuttappost?
Ti scriviamo questa letteruzza per chiederti un po' di regalini di Natale, vedi tu cosa puoi fare.
Allora ecco il nostro elenco base.

Ci farebbe piacere ricevere in dono un sindaco normale.
Quello che c'è passa il suo tempo e sperare di non essere più sindaco di Torino. Ti pare carino?
Fai diventare Fassino Presidente della Repubblica, ci tiene, ci tiene e ad essere qualsiasi cosa, accontenta lui e noi.
Vedi, siamo generosi noi di Sistema Torino.

Ci piacerebbe ricevere in regalo che il debito della città con Intesa San Paolo, Unicredit e MPS fosse rinegoziato, del 30% sul valore nominale.
Nel mondo lo fanno tutti, solo gli enti pubblici italiani che hanno i loro uomini di partito nelle banche private non osano fare questa richiesta.
L'abbassamento del tasso d'interesse e l'allungamento del tempo del mutuo, caro Babbo, non servono a nulla e, senza offesa, tienteli pure.
Anzi portali a Chiamparino.
Questo punto è veramente importante anche se non ne parla nessuno.
Poi visto che ci sei, sarebbe bellissimo se sotto l'albero trovassimo la parola FINE per quanto riguarda le dismissioni del patrimonio pubblico della città.
Cioè, non è proprio possibile che si venda la Curia Maxima e il palazzi rinascimentali che sono di tutti per andare negli ex uffici della Fiat.
Cioè, no?  Tu venderesti slitta e renna per andare sul bob di plastica che te lo spingi da solo?
No, ecco, appunto.
Poi, senti... ci piacerebbe che il Governo nazionale facesse una legge per cui se tu produci qualcosa in Italia, sei italiano, vivi in Italia, hai puppato miliardi dall'Italia durante un secolo devi pagare tutte le tasse in Italia. Tipo, un nome a caso, la Fiat di Marchionne.
No? Che dici Babbo? Perché sennò, così, le tasse le pagano solo i poveri tapini.
Poi ci piacerebberro alberi e parchi pubblici. giardini e verde.
Ci sono ampie zone della città da riqualificare. Diradiamo? Facciamo di Torino la città con il maggior numero di giardini d'Europa?
Tanto ci sono 60.000 case vuote, quindi altro cemento davvero non ce n'è bisogno.
Ci piacerebbe il bando dei Murazzi sotto l'albero. Capiamo che ci sono soggetti, Arci e Aics in primis che questa estate si sono dissanguati per salvare la faccia al Comune, e quindi debbano essere compensati: è giusto. Per gli altri facciamo un gara normale? Facciamo che le arcate dei privati possano farci un po' quello che vogliono, sempre nel rispetto di un piano d'ambito che abbia come cardini quattro fattori: cultura, lavoro, legalità, sostenibilità ambientale.
Eh, che dici?
E poi ci sarebbero tante altre cose... le periferie... la sciocchezza sparata di Renzo Piano (ma poi ne scriviamo bene alla Befana per questo), il Palazzo del lavoro che marcisce, le OGR... ma ci fermiamo qua, che c'è la crisi e siamo moderati pure noi.

Ciao Babbo Natale, ci vediamo la notte del 24. E se vuoi passa anche il 28 al Polsky Kot che ti offriamo una vodka, magari sarai stanco.

Sistema Torino.


sabato 20 dicembre 2014

Che fine ha fatto il bando per le arcate dei Murazzi?


Che fine ha fatto il bando per le arcate dei Murazzi? Abbiamo chiesto all'Ingegnere. Che pero' non ha detto proprio tutto. Gli chiederemo meglio domenica 28 sera al Polski Kot, viene anche lui a sentire la presentazione durante la festicciola di fine anno di Sistema TorinoPRESENTAZIONE DEL BANDO MURAZZI DI SISTEMA TORINO
 DURANTE LA FESTICCIOLA DI FINE ANNO 
DI DOMENICA 28 DICEMBRE. DALLE 20 IN AVANTI, 
OSPITI DEL POLSKI KOT DI VIA MASSENA 19/A TORINO.

venerdì 19 dicembre 2014

Murazzi, ecco le prime anticipazoni sul bando in arrivo. Esclusiva SISTEMA TORINO!

E' calato un silenzio tombale sulla vicenda "Bando Murazzi". La cosa di per sé è imbarazzante e comica.
Imbarazzante perché le istituzioni di questa città che si sono stracciate le vesti in promesse sperticate la passata primavera, un mese prima delle elezioni,  ora non riescono a biascicare mezza scusa per questo "ritardo".
Comica perché tutti sanno la ragione di questo stallo. Non si sa chi far vincere.
Non si sa intorno a chi ritagliare il bando affinché possa calzare con eleganza e stile sabaudo. Perché se fai vincere quello poi si offendono gli altri. E spazio non c'è per tutti.
E gli amici sono importanti perché poi portano i voti. E poi mancano i soldi per mettere un po' in ordine. Annosa vicenda quella dei Murazzi.
Tra chi li vorrebbe chiusi, chi li vorrebbe riqualificati e fruibili per tutti, e chi vorrebbe nuovamente trasformarli nel cuore del riciclo del denaro sporco torinese.
I Murazzi sono stati, nella città degli anticorpi, un buco nero dove vigeva un concetto di legalità parallela: sotto gli occhi di tutti. Per questo alcuni dirigenti comunali andranno a processo, ma è già di fatto tutto prescritto. Il processo si potrebbe anche interrompere adesso, tanto l'esito è scontato, così si risparmierebbero un po' di soldi pubblici.
Dirigenti che di fatto hanno coperto con i loro incarichi i ruoli politici che, in questa vicenda, ne sono usciti quasi tutti immacolati. Assessori e sindaci non sapevano, c'erano i dirigenti a cui affidavano le pratiche. Ma va bene così, come funziona il Sistema ormai è noto ai più.
E quindi pensiamo al futuro, pensiamo al quello che sarà, non rimaniamo ancorati al passato! Quello che è interessante è invece lo stallo in corso. Allora noi suggeriamo queste caratteristiche minime per chiunque voglia partecipare al bando relativo ai Murazzi.
Deve avere i baffi.
Deve essere mezzo pelato.
Deve essere intorno ai 60 anni.
Deve mangiare tutte le sere le acciughe al verde col bagnetto verde.
Si preferisce un cognome che inizi per F
Tutto il resto non sarà considerato sufficiente. 

 
Sistema Torino coglie l'occasione per invitarvi tutti alla
PRESENTAZIONE DEL BANDO MURAZZI DI SISTEMA TORINO DURANTE LA FESTICCIOLA DI FINE ANNO DI DOMENICA 28 DICEMBRE. DALLE 20 IN AVANTI, OSPITI DEL POLSKI KOT DI VIA MASSENA 19/A TORINO.
Durante la serata ripercorreremo insieme il percorso del 2014 di Sistema Torino e daremo qualche piccola anticipazione sul 2015 ... L'anno delle FIERE!!!



mercoledì 17 dicembre 2014

Benedette autostrade

Il sacerdote di turno asperge la pavimentazione stradale con l’acqua benedetta e gli “inauguratori” si segnano: sarà perché sono tutti credenti o per rispetto… O perché gia sanno che quella che si profila è l’ennesima viacrucis?
E’ il 23 di luglio dell’anno che volge al termine, il 2014…
Matteo Renzi, il primo ministro più smagliante che la storia già repubblicana (oggi neomonarchica) ci abbia regalato, taglia orgogliosamente il nastro (e proprio al posto di Re Giorgio) di quello che dovrà passare alla storia come il primo vero importante project financing made in Italy: l’autostrada Brescia-Bergamo-Milano, meglio

lunedì 15 dicembre 2014

Qualcuno ha visto il bando per i Murazzi?

Qualcuno ha visto il bando per i Murazzi?
Per cortesia cercate un attimo in un cassetto, o in cantina, sotto la cuccia del cane... magari è caduto.
L'assessora Ilda Curti ci disse, scripta manent, che sarebbe stato pubblicato in autunno. Ce lo disse in termini ironici su Facebook, sottolineando che da sempre avevano sostenuto che il lavoro sarebbe stato compiuto "in autunno".
E l'autunno, come si sa, finisce il 21 dicembre.
Ed eccoci qua, con l'albero fatto, le palline colorate, i festoni, il presepe e lo zampone.
Manca il bando, ma pensa!
Mancano pochi giorni al termine di questa piovosa stagione e la città è ancora qua, in attesa.

TALKING SYSTEM: giovedì 18 dicembre ospite Gianluca Gobbi di Radio Flash


giovedì 18 dicembre ore 21,30

TALKING SYSTEM
conduce Maurizio Pagliassotti
performance di MassImo Giovara.
ospite: Gianluca Gobbi, direttore Radio Flash

domenica 14 dicembre 2014

15 miliardi di euro. Che fine ha fatto il malloppo torinese? /1

"Puntare sulla cultura, già prima delle Olimpiadi, in una città industriale, è stata una scelta ambiziosa e coraggiosa. Torino vi è riuscita meglio di altre città italiane e questo deve essere considerato un successo." (Elsa Fornero)

Quello dell'ex ministro del governo Monti è un pensiero diffuso in città. Ma allora vediamo qualche dato.
Punto di partenza sono i noti, solamente per chi legge questo blog, quindici miliardi (15.000.000.000) di euro spesi a Torino per "la trasformazione" tra il 1998 e il 2006. Parte provenienti dallo Stato a fondo perduto e parte erogati dagli istituti di credito. Nessuna altra città italiana ha ricevuto così tanto denaro pubblico e privato, è un intervento massiccio, tra i maggiori dal dopoguerra. Sono 15.000 euro a cittadino.

lunedì 8 dicembre 2014

TALK SHOCK DAYS - DICEMBRE



I giorni di Sistema Torino alla Cavallerizza Reale: 
incontri di giornalismo d’inchiesta, di informazione e spettacolo civile.

La coop non sei tu, la mutazione genetica del sistema.

Mario Frau, autore di "LA COOP NON SEI TU" (Editori Riuniti) e "Simbiosi Criminale",  è ex Direttore alla programmazione e sviluppo della Novacoop ed ex membro della Direzione nazionale dell'Associazione Nazionale Cooperative di Consumo.

Sistema Torino: Tu  hai scritto un libro coraggioso dal titolo “LA COOP NON SEI TU” in cui parli della “mutazione genetica" delle cooperative. Cosa intendi?
Mario Frau:  Nel mio saggio “LA COOP NON SEI TU” ho più volte usato il termine “mutazione genetica” riferendomi ai cambiamenti che hanno coinvolto le grandi coop. Che ci sia stata tale trasformazione - meglio sarebbe usare il termine “degenerazione” - che ha investito diffusamente come una metastasi le grandi COOP che operano in una pluralità di settori dell’economia, dalla grande distribuzione alle costruzioni, dai servizi alla edilizia abitativa ecc.., sono estremamente convinto e i fatti di questi giorni emersi a Roma  lo confermano. Tale mia convinzione è supportata da numerosi esempi, ma ce n’è uno che non sfugge alla maggior parte degli osservatori economici:  ed è la progressiva finanziarizzazione di tutto il sistema COOP, con l’affermazione al proprio interno di “una casta

domenica 7 dicembre 2014

Articolo su partecipate comunali, starete peggio che dopo aver visto Report

Premessa, la base.
Il lavoro non è un ammortizzatore sociale o lo può essere solo in casi eccezionali.
Gli ammortizzatori sociali sono un diritto per tutti coloro che ne abbisognano.
Gli ammortizzatori sociali vengono finanziati con la redistribuzione della ricchezza generata dalla tassazione progressiva.
Poi.
A noi piacerebbe vedere la faccia della Merkel davanti al dossier "Privatizzazioni del Comune di Torino". Probabilmente vedremmo il volto contrarsi e le labbra pronuncerebbero l'ordine di mobilitazione generale per la Wermacht.
Agli occhi della Merkel il Sistema Torino-Italia deve apparire stravagante, folle e paranoico.
Il nostro modus operandi ha il tratto tipico della furbata all'italiana, del compito scopiazzato sul pullman prima di entrare in classe, della cacca del cane non raccolta per strada tanto nessuno mi vede.
Esistono le partecipate.
Furono create per rendere i servizi fruibili a tutti a prezzo popolare etc etc. Sono conquiste della civiltà vecchie di cento anni e più.

venerdì 5 dicembre 2014

Corso di Formazione per Intellettuale Organico AntiSistema.


Sistema Torino ha deciso di tenere un breve corso di formazione on lain per tutti coloro che ambiscono al ruolo di Intellettuale Organico Antisistema.
Si tratta di una figura professionale che richiede sfrontatezza e buona cultura.
Campi di applicazione: economia, politologia, cultura, società in genere, fuffa.

LEZIONE N. 1 - DEFINIZIONE  e TECNICA DI BASE.
L'IOAS è per definizione "indipendente".
L'intellettuale Organico AntiSistema è colui che, in nome di una supposta superiorità culturale, morale ed etica, definisce come "schifoso" l'operato del Sistema. La prerogativa che egli, od ella, evidenzia rispetto il vasto mondo della "critica" è che lui, o lei, sono totalmente appartenenti al Sistema.

giovedì 4 dicembre 2014

CI PRIVATIZZANO DI TUTTO… RIPRENDIAMOCI TUTTO! ASSEMBLEA PUBBLICA VENERDÌ 5 DICEMBRE


ASSEMBLEA PUBBLICA
venerdì 5 dicembre 2014,
 dalle ore 17,30 

Palazzo Nuovo - V. Sant'Ottavio 20, Torino


Appello ai movimenti, le istanze che dal basso fanno sentire la voce dei…diritti

La straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso al privato è bello. La difesa dei beni comuni e dei territori ha posto l’urgenza di un altro modello sociale.


Attraverso l’alibi della crisi, invece, si ripropone con prepotenza l’idea del privato come regola. Passo dopo passo, le Multiservizi A2A, Iren, Hera e Acea proveranno a far man bassa di tutte le società di gestione dei servizi idrici, ambientali ed energetici, per divenire gli unici campioni nazionali, per competere poi sui mercati internazionali.

Se la nuova ondata di privatizzazioni, messa in campo dal governo con Sblocca Italia e Legge di Stabilità, vuole cancellare la conquista referendaria sarà sempre più difficile anche la difesa degli altri Diritti.

Per questo invitiamo a partecipare ad un’assemblea pubblica tutte le realtà interessate ad un confronto volto a contrastare questa nuova ondata di privatizzazioni.

LA VOCE AI DIRITTI
LAVORO SALUTE STUDIO AMBIENTE
SAPERE CULTURA INFORMAZIONE ACQUA BENE COMUNE

Hanno già aderito 
Coordinamento Diritto alla Salute - Economia del Bene Comune - No Inc – Rifiuti Zero - Grugliasco Comunità Sostenibile - Attac Torino – Studenti Indipendenti - Comitato Acqua Pubblica Torino - Pro Natura Torino - Sistema Torino - Gruppo Cinque Terre - Comitato per la difesa dei Giardini Reali - Comitato Sniarischiosa - Comitato Area Ex Westinghouse Nebiolo - Officine Corsare

Per altre adesioni comunicare a acquapubblicatorino@gmail.com

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Torino
Via Mantova 34 - 10153 Torino - www.acquapubblicatorino.org - Cell. 388 8597492

Adesso i forconi, l'anno prossimo gli U2


mercoledì 3 dicembre 2014

Un anno fa la rivolta dei forconi. Un anno passato senza fare nulla.

Il 5 dicembre è annunciata la manifestazione di quello che fu il "movimento dei forconi", ora denominato Coordinamento 9 dicembre.
Torino, con le sue istituzioni, i partiti e i movimenti, ha semplicemente rimosso l'accaduto e si troverà di nuovo impreparata a gestire un fenomeno sociale e culturale, qualunque sarà lo svolgersi della giornata di venerdì, oltretutto libera da altri impegni quali l'annunciato sciopero generale spostato poi al 12 dicembre. 
Maurizio Pagliassotti è tra i pochi ad aver fotografato limpidamente nel suo ultimo libro "Sistema Torino, Sistema Italia" quella parte di cittadinanza che prese possesso delle città piemontesi per più giorni, e lo fa attraverso un personaggio che incarna la rabbia delle periferie inascoltate e abbandonate alla deriva sociale, alle quali la politica dà nulla o poco più: il contentino delle linee notturne dei bus Nightbuster dirette allo sballo dei chupito in centro città, per esempio.
Personaggio che non completa di certo il ritratto di chi ha agito per le strade nelle giornate piemontesi, tra le più accese d'Italia, che arrivarono a un vero e proprio assedio a Pinerolo o al municipio di Nichelino, con tanto di lancio di una bomba carta. Anche se in quest'ultimo caso dobbiamo ricordare che erano i giorni delle elezioni della nuova amministrazione comunale e qualcuno avrà sfruttato l'occasione per calcare la mano per mero calcolo politico.

lunedì 1 dicembre 2014

I forconi e l'ideologia del rattoppo

Aggiungi didascalia
E quindi torneranno i "Forconi" venerdì prossimo. Contro chi, contro cosa, non si sa.
Soffia sul fuoco della crisi un vento teso, che vuole incendiare le periferie.
Forse non è ancora ben chiaro cosa stia capitando nei bordi delle nostre città e, nel nostro caso, a Torino.
Non è chiaro che il "disagio", delicata parola utilizzata per coprire la ben più sporca e puzzolente "povertà", non ha origine all'interno delle dinamiche presenti sul territorio. 
Lì si evidenziano solo gli effetti della crisi di un sistema, ben al di là di ciò che è la realtà in essere.
I vasti spazi verdi, le Case del Popolo (Case del Quartiere in neo lingua de ideologizzata) dai belli e importanti programmi sociali, le riqualificazioni lì e là, il giornalino di quartiere, la cittadinanza attiva, il bus che ti porta in centro il sabato sera, un Renzo Piano epico che di tasca sua salva le periferie facendo lavorare anche i giovani. E ancora il cinema d'estate, il teatro d'inverno, l'associazione con il progetto.
L'elenco di ciò che si è fatto a Torino è sterminato, probabilmente più che in ogni altra parte d'Italia.
Lavori encomiabili portati avanti da professionisti spesso mal pagati a cui si deve un dovuto ringraziamento.

domenica 30 novembre 2014

O crescita infinita o disastro, l'economia senza alternative.

Perché l'economia deve sempre crescere? Non sarebbe tutto più semplice se si ponesse in uno stato stazionario? L'economia cresce perché è di tipo monetario, basata sul denaro, moltiplicatore incredibile di scambi e opportunità e perché i meccanismi della crescita sono insiti nel sistema stesso.
In origine l'economia era limitata al soddisfacimento dei bisogni individuali e collettivi, le tribù, dedite al nomadismo, erano autosufficienti, raccoglievano ciò di cui avevano bisogno e praticavano la caccia; ad esse l'individuo era legato e ne seguiva le sorti, nel bene e nel male. Quando divennero stanziali, in seguito alla scoperta dell'agricoltura e dell'allevamento, tribù limitrofe iniziarono a praticare scambi tramite il rituale del dono e del contro dono, una pratica densa di significati umani che aveva lo scopo di mostrare il valore e l'onore delle tribù coinvolte. Nell’atto lo scopo di lucro non sussisteva.

giovedì 27 novembre 2014

Sulla porta dell'inferno, ecco l'unica via per non far fallire la città di Torino.

In un lungo articolo Gabriele Ferraris ha tracciato un buon quadro del disastro in corso, non prossimo venturo, della "Cultura" torinese.
Toni accesi e contenuti millenaristi che non possono non trovarci concordi.
Quella che scriviamo quindi non è un risposta bensì un compendio.
Manca la proposta forte per uscire dal pantano.
Perché a Fassino, Chiamparino, Braccialarghe quanto possono interessare le denunce che scrivi(amo)? Zero.
Sono sordi e anzi godono di queste polemiche, e quando li hai davanti la buttano sul pecoreccio retorico: "E allora tu cosa proponi?"
E se gli suggerisci di chiudere i rubinetti per un anno quelli sono pure contenti.
Quindi, se il problema risiede tutto nella materialità del denaro, sono necessari passi politici in quel senso. Ma come?
I libri che scriviamo vengono criticati senza essere letti, e quindi noi di Sistema Torino veniamo tacciati di essere i nemici delle Fondazioni Bancarie. Se c'è qualcuno che difende il ruolo delle Fondazioni quelli siamo noi.
Difendiamo l'istituzione dai predoni che le hanno saccheggiate in questi anni e continuano a farlo.
Le Fondazioni Bancarie non sono state create per fare beneficenza, non sono state create per aiutare i poveri delle città, finanziare borse di studio, gestire asili, comprare tinteggiatura e carta igienica per le scuole, e soprattutto per finanziare la cultura, la lirica, il concerto jazz, l'opera, il gruppetto underground, etc etc.
Le fondazioni bancarie sono nate per mantenere il controllo democratico dello Stato sulle banche, e quindi sul denaro. Esattamente ciò che si è perso dal 1992 in avanti. Questo era, e teoricamente è, il loro compito precipuo. Oltre a questo, il compito delle fondazioni era, ed è, anche quello di riversare sul territorio gli utili che la cedola azionaria matura ogni anno.
Ma le Fondazioni Bancarie nel tempo sono diventate il bancomat della politica, delle campagne elettorali mascherate da cultura volte a creare consenso; un processo che ha dilapidato il patrimonio, anche quello azionario, che le permetteva di essere protagoniste nella gestione della banca madre. Oggi la Compagnia di San Paolo è solo per un frazione microscopica il primo azionista di Intesa (se lo è ancora), tallonata da un oscuro fondo di investimento statunitense che si sta comprando quasi tutti i pacchetti azionari di maggioranza relativa nei maggiori Istituti di Credito nazionali.

mercoledì 26 novembre 2014

Intervista a Laura Rodinò, sorella di Rosario, morto il 7 dicembre 2007

Poco dopo l’una  nella notte tra il 5 e 6 dicembre 2007, lungo la linea 5 dell’acciaieria di Torino, sette operai vengono investiti da una fuoriuscita di olio bollente. Alle 4 del mattino muore il primo operaio, Antonio Schiavone. Nei giorni successivi moriranno gli altri sei compagni di lavoro: Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino.

Tra pochi giorni ricorrerà il settimo anniversario della strage, qual è la situazione?
A questo punto, dopo sette anni, è molto peggiorata. Sento la mancanza di mio fratello e purtroppo l’anno scorso è morto anche mio padre, perché rifiutava di curarsi. Lui è morto il 13 dicembre di un anno fa, a pochi giorni dalla ricorrenza della strage e, vedi alle volte il destino, il 19 dicembre è il giorno in cui è nato Rosario. La situazione è peggiorata per il dolore, sempre più forte.
Paradossalmente è stata meno dura la parte iniziale di questa tragedia: al principio del processo c’era più attenzione per la sicurezza, avevamo speranza che si potesse fare almeno un pochino di giustizia. Ma, essendo la ThyssenKrupp un’azienda multinazionale, un colosso dell’acciaio, la situazione lentamente, ma inesorabilmente, è cambiata nel tempo. Ci siamo accorti che il clima durante i processi diventava ostile nei nostri confronti e così siamo giunti alla sentenza di Cassazione che di fatto azzera quasi tutto e ci lascia allo stesso punto di partenza. Il Natale del 2007 noi lo abbiamo passato al cimitero mentre i responsabili lo hanno passato a casa.

lunedì 24 novembre 2014

TALK SHOCK DAYS, i giovedì che guariscono, calmano, preparano

Forme innovative di dissenso e di critica situazionista sorgono dalle macerie ancora crollanti dell'impero che si sta dissolvendo.

Chi è il vero nemico? Chi è che ci vuole sempre più poveri, schiavi e completamente dipendenti?

Sono quelle stesse persone che si sono appropriate del nostro  linguaggio e quindi delle nostre vite?

ed EXPO-rtano un altro pezzo di Italia, e di noi. 
Parlano di "Italia Bene Comune" mentre svendono pezzi di territorio ai loro amici, parlano di fame nel mondo mentre cementificano
Questi servitori del Moloch, ribaltano ogni senso comune e ogni distinzione tra vero e falso, destra e sinistra, controllore e controllati. 

martedì 18 novembre 2014

IL GOMBLODDO DEL FREJUS!


Tra le molte storielle che in questi anni hanno agghindato la vicenda del TAV in Val Susa una merita particolare attenzione, perché proprio oggi arriva a compimento. Stiamo parlando della seconda canna del tunnel del Frejus, esempio lampante che non c’è alcuna volontà di spostare le merci dalla ruota al ferro, perché semplicemente è un goloso incentivo a investire ancor più sui camion.
E’ una considerazione elementare, capiamo. Ma alcuni anni fa emerse una singolare visione di questa basica realtà, che ha avuto grande risalto anche in ambienti inconsueti. Secondo questa teoria vi sarebbe un lobby di cattivi, interessata al Frejus e all’autostrada, combattuta a spada tratta da un lobby di buoni che vorrebbe il tunnel di base.
Dei cattivi farebbero parte: Quagliotti, Fassino, Cuntrò, Bonsignore, Plano, Gavio e altri minori. Sandro Plano, attuale sindaco di Susa, sarebbe il più cattivo e venduto di tutti, perché superamicone e collega di tutti i sopracitati anche se fa il NoTAV.

lunedì 17 novembre 2014



Giovedì 20 novembre alle  21, in collaborazione con Assemblea Cavallerizza 14:45 ci occuperemo di Expo 2015Lo faremo con una forma originale: mischieremo, come da tradizione di Sistema Torino, l'inchiesta con lo spettacolo teatrale, i numeri con le maschere, le lacrime con le risate. Rappresenteremo l'Expo come nessuno potrebbe immaginare.

L'unica cosa che vi chiediamo è di venire a vedere cosa succede, non rimarrete delusi.
E soprattutto avrete un elemento in più per capire cosa succederà nei prossimi mesi a Milano e qua da noi. Venite alla Cavallerizza Occupata, in via Verdi 9 a Torino. Smart Frii Entransc!!  Nous vous attendons!

TALK SHOCK DAYS - I giorni di Sistema Torino alla Cavallerizza Reale.


A novembre e dicembre, incontri di giornalismo d’inchiesta, informazione, spettacolo civile.

Nasce, dall'incontro di Sistema Torino e Assemblea Cavallerizza 14:45, una collaborazione sulla base delle affinità politiche e sociali.  Prende avvio così un ciclo di incontri-spettacolo su temi culturali e di attualità che interessano la città di Torino, cercando attraverso gli stessi di costruire momenti di riflessione e discussione

I commercianti scioperano? La classe media sciopera?

da leggere con attenzione.

"Ho comunicato ai conoscenti e agli attivisti dell'impegno in difesa dei beni comuni la mia decisione di partecipare in qualità di commerciante quale io sono allo sciopero sociale del 14 novembre a Torino con queste parole:


Ciao,

volevo comunicarvi che domani sarò in piazza Arbarello con voi per coerenza con il mio sentimento.
Vorrei che fosse comune ad altri commercianti ma vedo attorno a me un deserto, eppure so essere genitori o amici di studenti, di precari di operai.
Osservavo come la sintesi del ragionamento che mi ha portato a questa sensibilità è ben riassunta nelle parole di Sandro Pertini intervistato da Oriana Fallaci:

mercoledì 12 novembre 2014

Artissima, Paratissima, pecorissima. Ma quanto rendono le croste?



Bene, e anche questa è andata, è finita la baraonda delle arti contemporanee.
Come ogni anno, periodicamente si rinnova il miracolo dei torinesi che accorrono in massa al Grande Evento del Momento, e si scoprono improvvisamente appassionati di arte contemporanea ("ti è piaciuto?" "Mah, non è che ci capisca molto però volevo proprio andarci..."), conoscitori di jazz (ieri sono andato al concerto in piazza, c'era uno che non mi ricordo il nome, bello eh, anche se dopo un po'...), intenditori di sport per vecchietti, maratoneti, fini degustatori di vini e attenti consumatori di food sostenibile.
Salvo il fatto di tornare il giorno dopo a riempire il solito centro commerciale ed essere impermeabili a qualsiasi sollecitazione eno-gastro-cultural-artistica che non preveda almeno la difficoltà del parcheggio, la calca alla cassa, un biglietto salato, e un rumore di fondo degno di attenzione.
Non entro oltre nel merito del “dove caspita siete quando si organizza una mostra che non fa parte del Grande Circo del Pensiero Unico?”

Dalla terra del Tav lettera alla terra delle alluvioni e del fango


(Se avete un amico o una amica liguri, condividete  per cortesia. Grazie.)


Caro/a abitante della Liguria, 

ti scriviamo da Torino. Dalle tue parti tutte le volte che piove succedono dei disastri, questo ci dispiace e ti esprimiamo massima solidarietà.

Magari sarebbe giusto che noi tutti prendessimo un treno e venissimo a darti una mano, a togliere fango. Però preferiamo rimanere qua, perché pensiamo che il problema debba essere risolto definitivamente eliminando le ragioni che portano a queste ormai consuete catastrofi.
Da noi stanno facendo un buco nella montagna, si chiama Tav. In quel buco finiscono i soldi che dovrebbero essere utilizzati sul tuo territorio per uno straccio di messa in sicurezza.

lunedì 10 novembre 2014

21-23 NOVEMBRE, TURIN SYSTEM LAB: CONTINUANO LE ISCRIZIONI

Workshop in full immersion su come realizzare un progetto artistico civile. Ideazione, scrittura, fundraising e realizzazione. Nell’ambito del progetto Irenea, in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis.
Con Massimo Giovara, Maurizio Pagliassotti e Stefano Durando.
Venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 novembre 2014 - presso Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi 13 Torino

C’è qualcosa che non funziona nel tuo quartiere, città, nazione, pianeta? Apprezzi trasmissioni TV, siti web, e libri e film fatti da giornalisti che non stanno con le mani in mano e che credono nella forza positiva dell’informazione e dell’inchiesta? Pensi che teatro e cinema e arte possano avere una funzione civile e politica oltre che di intrattenimento e arricchimento personale? Noi di Sistema Torino la pensiamo come te e saremo al tuo fianco nella realizzazione del tuo primo progetto.
Tre giorni di workshop in cui, in ambiente protetto, tre tra i realizzatori del primo spettacolo di inchiesta sugli ultimi 20 anni di gestione dei finanziamenti alla cultura a Torino, “Il Sistema Torino non esiste”, condividono segreti e strategie di azione attraverso un compatto programma di simulazione produttiva, durante il quale i partecipanti potranno mettere alla prova le proprie idee per realizzare un testo, uno spettacolo, un libro che abbia a che fare con temi civili, politici e di inchiesta.


Sede: Centro Sereno Regis (via Garibaldi 13, Torino).

Orari:
Venerdì 21 novembre: 19.30 - 22.30 (3 ore) -
Sabato 22 novembre: 15 - 20 (5 ore) -
Domenica 23 novembre: 10 - 13, 14 - 17 (6 ore)
(totale 14 ore)

ISCRIZIONI
Effettuare un versamento di 30€ come acconto, quindi inviare una mail di conferma a sistema.torino@reborn.com indicando a quale tipologia di iscrizione si accede (secondo il dettaglio riportato più sotto); la quota rimanente a saldo è da versare direttamente al primo incontro. E' possibile effettuare il versamento dell'acconto utilizzando il form Paypal a cui si accede cliccando sul pulsante "donazione" qui sotto.



Se non si dispone di una carta di credito, si può effettuare un bonifico: inviando una mail a sistema.torino@reborn.com si riceveranno i dati necessari. 
Per informazioni su altre modalità di iscrizione e versamento: sistema.torino@reborn.com

Numero minimo di iscritti per l’effettuazione del workshop: 12

Quote di iscrizione:
Quota ordinaria: 80 €
Per iscrizioni entro il 2 novembre: 60 €
Per chi porta un iscritto a prezzo pieno: 60 € (o due iscrizioni a 70 €) - si applica dal 3 novembre
Per i sostenitori dello spettacolo “Il Sistema torino non Esiste” (donatori del crowdfunding): 50 €
Uditori (non ammessi alla stesura degli elaborati e alla partecipazione attiva nelle altre fasi pratiche): 40 €
Disoccupati: 40 €

Obiettivi, strumenti, metodi:
fornire al partecipante una panoramica su come creare, autonomamente, uno spettacolo, un film, un’azione pubblica di informazione civile. Approfondendo i temi della ricerca delle fonti, della strutturazione dello spettacolo, della promozione e del recupero di risorse e fondi utili per realizzare il progetto dalla A alla Z. Il Laboratorio sarà costituito da una parte teorica e da una parte pratica che ci porterà a vivere in situazione simulata e protetta tutte le fasi del progetto, fino alla selezione finale da parte del pubblico dei progetti ritenuti più efficaci e di interesse generale. Tutti parteciperanno quindi alle fasi realizzative dei progetti medesimi in uno o più ruoli necessari alla loro buona riuscita: ricercatrice/ore, autrice/ore, regista, attrice/ore, ufficio stampa, ecc.
I partecipanti saranno quindi coinvolti in una vera e propria simulazione del processo di selezione operato dalle condizioni reali, arrivando così ad avere una idea più chiara di quali siano i punti forti e deboli del loro progetto.
I risultati del Laboratorio saranno presentati al pubblico della Cavallerizza Reale nell’ambito di un progetto di collaborazione tra Sistema Torino e Assemblea Cavallerizza 14.45. I partecipanti si impegnano a dare la loro disponibilità a partecipare.
Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.




Massimo Giovara si occupa di teatro e spettacolo dal 1988. Attore, regista e autore, ha collaborato, tra gli altri, con Teatro Stabile di Torino, Circolo dei Lettori, De Sono, Teatro dell'Elfo di Milano, Biennale di Venezia. É ideatore e realizzatore di progetti culturali ed é stato direttore artistico della stagione A-Zone. É fondatore di Sistema Torino insieme a Maurizio Pagliassotti.

Maurizio Pagliassotti ha scritto per Liberazione, Diario e il Manifesto. Ha pubblicato due libri, Chi comanda Torino e Sistema Torino Sistema Italia. É fondatore di Sistema Torino insieme a Massimo Giovara.

Stefano Durando sviluppa servizi di promozione, raccolta fondi e formazione per Organizzazioni del terzo settore, passando per il Centro Servizi al Volontariato Idea Solidale, Retedeldono.it , Officinebrand.it e come libero professionista. Coordina la Comunicazione e le attività di Fundraising ed Organizzazione Eventi legati a Sistema Torino.


Calendario e orari
Primo giorno
19.30 - 20.00 Teoria. Esempi di spettacolo politico e di attivismo creativo (cinema, teatro, happening). Il rapporto tra il teatro, il cinema e il giornalismo d’inchiesta (Giovara - Pagliassotti).
20.00 - 21.00 Teoria/Esercitazione. Individuare temi, obiettivi e bersagli (Pagliassotti - Giovara)
21.00 - 22.00 Esercitazione/ Raccolta delle informazioni. Come concentrare la ricerca, come evitare di perdersi fra i dati (Pagliassotti)
21.30 - 22.30 Prima esercitazione di scrittura libera. Redazione di un articolo di giornale o un post su blog. Lettura in pubblico dell’articolo.

Secondo giorno
15.00 - 15.30 Dalla progettazione alla realizzazione. (Durando)
15.30 - 16.00 Promozione attraverso i media moderni. Guerrilla marketing e azioni virali. (Durando)
16.00 - 16.30 Attrarre sostenitori e raccolta fondi. Fundraising/crowdfunding. (Durando)
16.30 - 17.00 pausa
17.00 - 17.30 Raccolta dei dati attraverso il web.
17.30 - 18.00 Stesura della presentazione del progetto ai potenziali sostenitori. Scelta di titolo e sottotitolo. Scelta della grafica, testo di presentazione. (Giovara-Pagliassotti-Durando)
18.30 - 19.30 presentazioni dei progetti ai partecipanti (simulazione di promozione) (Giovara-Durando). Simulazione di crowdfunding. Selezione di 4 progetti attraverso la presentazione a un pubblico selezionato, che sceglierà quali progetti vorrà vedere realizzati (Giovara-Durando)

Terzo giorno.
10.00 - 11.00. Proiezione e commenti di esempi di arte/spettacolo e azione civile. Cinema di inchiesta, Teatro di narrazione, satira, attivismo creativo (Lenny Bruce, Yesmen, Teatro di narrazione, teatro televisivo, flash mob).
11.00 - 12.00. Stesura dei corti teatrali, corti audiovisivi o azioni pubbliche. (anche dei progetti non selezionati) (Pagliassotti-Giovara)
12.00 - 13.30. I partecipanti si organizzano in 4 squadre, una per ogni progetto selezionato, dividendosi i compiti (regia, attori, performer, drammaturghi, fundraiser) e preparano la presentazione di ognuno. (Giovara-Pagliassotti).
13.30 - 14.30. Pausa pranzo
14.30 - 15.30. Lettura e analisi di tutti i progetti non selezionati x la messa in scena
15.30 - 16.30 Presentazione ai partecipanti mediante rappresentazione dei progetti selezionati.
16.30 - 17.00 Conclusioni.

È vivamente consigliato/necessario che ogni partecipante abbia con sé:
1) Un computer portatile, un tablet o uno strumento analogo in grado di connettersi in rete per poter raccogliere le informazioni (per chi non e’ dotato di connessione autonoma, e’ possibile la fornitura di connessione gratuita sul posto limitatamente alla capacità del router);
2) materiale cartaceo e per scrivere, da utilizzare per gli appunti, per sviluppare le esercitazioni e produrre gli elaborati da utilizzare per le prove pratiche