mercoledì 24 dicembre 2014

Lettera a Babbo Natale.

Caro Babbo Natale,
quanto tempo.
Ci avevano detto che non esisti ma invece noi siamo fiduciosi,  e soprattutto siamo dei romantici che credono nei sogni.
Senti, com'è? Tuttappost?
Ti scriviamo questa letteruzza per chiederti un po' di regalini di Natale, vedi tu cosa puoi fare.
Allora ecco il nostro elenco base.

Ci farebbe piacere ricevere in dono un sindaco normale.
Quello che c'è passa il suo tempo e sperare di non essere più sindaco di Torino. Ti pare carino?
Fai diventare Fassino Presidente della Repubblica, ci tiene, ci tiene e ad essere qualsiasi cosa, accontenta lui e noi.
Vedi, siamo generosi noi di Sistema Torino.

Ci piacerebbe ricevere in regalo che il debito della città con Intesa San Paolo, Unicredit e MPS fosse rinegoziato, del 30% sul valore nominale.
Nel mondo lo fanno tutti, solo gli enti pubblici italiani che hanno i loro uomini di partito nelle banche private non osano fare questa richiesta.
L'abbassamento del tasso d'interesse e l'allungamento del tempo del mutuo, caro Babbo, non servono a nulla e, senza offesa, tienteli pure.
Anzi portali a Chiamparino.
Questo punto è veramente importante anche se non ne parla nessuno.
Poi visto che ci sei, sarebbe bellissimo se sotto l'albero trovassimo la parola FINE per quanto riguarda le dismissioni del patrimonio pubblico della città.
Cioè, non è proprio possibile che si venda la Curia Maxima e il palazzi rinascimentali che sono di tutti per andare negli ex uffici della Fiat.
Cioè, no?  Tu venderesti slitta e renna per andare sul bob di plastica che te lo spingi da solo?
No, ecco, appunto.
Poi, senti... ci piacerebbe che il Governo nazionale facesse una legge per cui se tu produci qualcosa in Italia, sei italiano, vivi in Italia, hai puppato miliardi dall'Italia durante un secolo devi pagare tutte le tasse in Italia. Tipo, un nome a caso, la Fiat di Marchionne.
No? Che dici Babbo? Perché sennò, così, le tasse le pagano solo i poveri tapini.
Poi ci piacerebberro alberi e parchi pubblici. giardini e verde.
Ci sono ampie zone della città da riqualificare. Diradiamo? Facciamo di Torino la città con il maggior numero di giardini d'Europa?
Tanto ci sono 60.000 case vuote, quindi altro cemento davvero non ce n'è bisogno.
Ci piacerebbe il bando dei Murazzi sotto l'albero. Capiamo che ci sono soggetti, Arci e Aics in primis che questa estate si sono dissanguati per salvare la faccia al Comune, e quindi debbano essere compensati: è giusto. Per gli altri facciamo un gara normale? Facciamo che le arcate dei privati possano farci un po' quello che vogliono, sempre nel rispetto di un piano d'ambito che abbia come cardini quattro fattori: cultura, lavoro, legalità, sostenibilità ambientale.
Eh, che dici?
E poi ci sarebbero tante altre cose... le periferie... la sciocchezza sparata di Renzo Piano (ma poi ne scriviamo bene alla Befana per questo), il Palazzo del lavoro che marcisce, le OGR... ma ci fermiamo qua, che c'è la crisi e siamo moderati pure noi.

Ciao Babbo Natale, ci vediamo la notte del 24. E se vuoi passa anche il 28 al Polsky Kot che ti offriamo una vodka, magari sarai stanco.

Sistema Torino.


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