mercoledì 3 maggio 2017

LEZIONI DI DEMOCRAZIA DAL PD: L'APPLICAZIONE DEL DECRETO MINNITI-ORLANDO A MILANO

Sono giorni politicamente turbolenti: le primarie del Partito Democratico, una lezione di democrazia con un calo in milioni di partecipanti, hanno dato il via a una tre giorni certamente interessante (e preoccupante).

Il 30 aprile, giorno delle primarie, la festa della democrazia, o almeno così vorrebbero farci credere i cari amici del PD, a fronte di svariate segnalazioni di irregolarità, tra voti di scambio più o meno palesi, possibilità di votare più volte e indeterminatezza dei risultati (la contestazione delle "cifre ufficiali" da parte di Orlando ci pare una grande prova di carattere) assistiamo alla felicità (quasi psicotica oseremmo dire) di vincitori e vinti, una sorta di training autogeno per sentirsi a posto con la propria coscienza, un sentimento molto importante per poter mandare giù i bocconi amari che arriveranno nei giorni successivi:

Il Primo Maggio a Torino il Questore ha dimostrato a tutti quanti che comanda lui: lo spezzone sociale non può entrare in Piazza San Carlo, nè prima nè ora nè mai. Poco conta quel che dice Sindaco, Sindaca o Sindachesssa che sia a quanto pare: ma su questo attendiamo che Appendino riferisca in Sala Rossa nel pomeriggio, sperando che non contraddica le dichiarazioni coraggiose di alcuni suoi Consiglieri, censurando la boutade di Daniela Albano​ sulla piazza concessa ai Sindacati (mentre il PD si è aprioristicamente schierato con le forze dell'ordine sulla base dei video visti sulle home page dei quotidiani nazionali).

Se a questo siamo tristemente abituati, ricorda epoche ancora più buie quanto successo alla Stazione di Milano ieri pomeriggio: il Decreto Minniti-Orlando (sì, lo stesso Orlando che secondo molti rappresenta LA SINISTRA del Partito della Nazione) è stato applicato con tutti i suoi crismi, con una perentorietà tale da mandare in brodo di giuggiole il fascio-leghista Matteo Salvini, pronto a scendere in strada con tanto di selfie e dirette Facebook.
Tutti portati in Questura, tra il giubilo dei leghisti e le dichiarazioni soddisfatte degli Assessori del Partito Democratico di Milano.
Protestano con un sit-in le associazioni di tutela degli immigrati, ma oggi interessano poco (l'azione è stata promossa dai "buoni") e non riescono a smuovere nessun Saviano di turno a loro difesa.
A metà pomeriggio forze del'ordine con camionette, a cavallo, in elicottero,a piedi (sembra che qualcuno sia arrivato col trasponditore del continuum direttamente dal 1938) hanno chiuso tutte le uscite della stazione, iniziato il rastrellamento e raccolto tutto quel che hanno trovato: negri, barboni, gialli, senza tetto, profughi, alcuni probabili spacciatori e tutto quel che si poteva tirare su.

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