martedì 31 gennaio 2017

EMERGENZA LAVORO E GIUNTA APPENDINO: NE PARLIAMO CON FEDERICO BELLONO, SEGRETARIO FIOM

La visione strategica della città è stata giustamente al centro di una campagna elettorale che sta vivendo una onda lunga a più di sei mesi dal ballottaggio: un tema dirimente per Torino e per la sua crisi occupazionale che sta diventando ormai permanente. Quale il rapporto con la famiglia Agnelli? Quale “rivoluzione” vi è stata sul tema del contrasto alla disoccupazione.
Di questo ed altro parliamo nell’ intervista con Federico Bellono, Segretario Provinciale FIOM, che ringraziamo per la disponibilità.

      1) Ciao Federico, partiamo subito dal nodo al centro dell “attualità lavorativa” torinese di questo periodo: quando arriva il secondo modello a Mirafiori?

       Al momento non lo sa nessuno con certezza. Io penso non prima della seconda metà del 2018, sempre che nel frattempo non intervengano cambi di strategia a cui purtroppo siamo abituati. Dato che l'ipotesi più accreditata riguarderebbe un grande suv Alfa, la mia previsione deriva dal fatto che in primavera entrerà in produzione un suv Alfa di fascia media a Cassino, lo Stelvio, e a più riprese è stato dichiarato da Fca che valuterà di produrre un suv più grande a marchio Alfa sulla base dei risultati dello Stelvio. E ciò non potrà avvenire prima della seconda metà di quest'anno, poi ci vogliono almeno 12 mesi per passare dai progetti alla loro realizzazione.

2) Quali effetti potrebbe avere sull’indotto nelle aziende torinesi?

     Sicuramente darebbe fiato ad una filiera ancora molto estesa, per la quale le attuali produzioni non sono sufficienti, cosi come non bastano a garantire la piena occupazione di Mirafiori.

3) La Maserati ex Bertone di Grugliasco doveva essere il fiore all'occhiello del rilancio FIAT sul territorio. Qual è la situazione attuale?

Grugliasco da dicembre è tornata a fare una settimana di cassa integrazione al mese per tutti i suoi 1800 dipendenti. D'altra parte la produzione è costantemente scesa dal 2014 in poi, cioè dal momento in cui è ripartita la produzione con i due modelli Maserati, Ghibli e Quattroporte, passando da 36 mila a 26, e poi a poco più di 23 mila nel 2016.

 4) A Ivrea si è svolto il processo di primo grado sull'amianto all'Olivetti. La Fiom si è              costituita parte civile. Pensi che questa vicenda, per quanto coinvolga soprattutto la dirigenza anni '80, possa aver intaccato quella storia e quel modello che Luciano Gallino definì di "impresa responsabile?

Sicuramente ha dimostrato che la fabbrica perfetta non esiste, e che un conto é il modello ideale e un conto la realtà. Infatti Ivrea ha seguito con distacco questa vicenda, ha cercato di rimuoverla o di dividere la storia tra l’etá dell’oro e i periodi successivi. Però Adriano Olivetti è morto nel 1960...

5) Nulla é cambiato sul piano dell’utilizzo dei voucher in Comune su alcuni progetti. Qual è la tua posizione a riguardo, pensando anche al referendum?

Sul lavoro la nuova Giunta ad oggi non ha marcato nessuna discontinuità apprezzabile rispetto a quella precedente. Vale per i voucher come per il rapporto con Fca. In ciò si evidenziano i limiti e le contraddizioni del Movimento 5 stelle. È chiaro che di fronte al referendum queste incoerenze emergeranno con tutta evidenza.

6) Durante l’assemblea pubblica di sabato pomeriggio con rappresentanti delle istituzioni comunali, è emersa la richiesta di un tavolo occupazionale concertato con Regione e Comune. Cosa ne pensi di questa proposta? Potrebbe essere utile?

Sulla carta sì. Anche se di tavoli inutili ne abbiamo visti tanti. Il metodo è importante ma poi conta il merito, e soprattutto i fatti concreti. Mi pare che ci sia un vuoto evidente.

7) Esistono oggi molti lavoratori, dipendenti di fatto ma senza tutele sindacali: un vasto mondo di precari non toccati dall’ azione sindacale. Cosa può fare oggi la FIOM ed il Sindacato per loro?

Dovrebbe capirne le ragioni e contribuire ad organizzarli, anche al di là dei modelli tradizionali: sono problemi non solo italiani e le leggi non aiutano. Ma questo non può essere un alibi: vicende come quelle di Foodora sono emblematiche anche della crisi di rappresentanza del sindacato.

8) Quale è lo stato del lavoro a Torino, in generale (non solo Fiat e dintorni) e che cosa può fare la politica per incentivare una ripresa dell’occupazione locale?

A Torino la crisi non è risolta. Le aziende investono poco, il lavoro si impoverisce e la precarietà non è più da tempo un fenomeno generazionale. Servirebbero tutele universali anche sul piano del reddito e una visione sul futuro di Torino di cui non vedo traccia, salvo il tema del turismo che in ogni caso non è sufficiente.

9) Come cambia l’indennità di disoccupazione in Piemonte? Qual è il vostro giudizio come FIOM?

Se non si entra nell’ottica di un reddito di cittadinanza come diritto universale continueremo solo a rincorrere le emergenze. Ovviamente non è un tema locale ma qui si potrebbero fare delle sperimentazioni. Ne aveva fatto un accenno lo stesso Chiamparino poi silenzio totale.

10) Cos'è cambiato con la nuova Giunta Appendino? Vi sono al momento tavoli aperti con il Comune?

Al momento non è cambiato nulla e, almeno con la Fiom, non ci sono tavoli aperti. Prevale il silenzio, anche assordante, come in occasione della prima visita della nuova sindaca a Mirafiori nei giorni scorsi, accompagnata da Sergio Marchionne e John Elkann. È presto per dare giudizi definitivi, ma la partenza non è per niente confortante.

1 commento:

  1. DEVE PARTIRE IL MERCATO DELLE AUTO ELETTRICHE. SI APRANO LE PORTE ALLA VENDITA DI AUTO ELETTRICHE.

    RispondiElimina

Il commento ai post del blog di Sistema Torino è libero e non richiede registrazione. E' comunque gradita la firma. Commenti ritenuti inopportuni oppure offensivi verranno rimossi dagli amministratori