sabato 28 agosto 2021

IN SOLIDARIETÀ A TOMASO MONTANARI



Tra i pregi di Tomaso Montanari ci sono l'argomentazione profonda delle questioni e la chiarezza dell'esposizione, lontane anni luce dal politichese. E sono proprio queste doti a fare imbizzarrire chi per ipocrisia, convenienza, conformismo, coda di paglia o per malafede difende tesi precostituite o preconfezionate. 

Ora, sta subendo un becero attacco indistinto - da Gennaro sigh Migliore al Primato nazionale, passando per Salvini e Meloni con l'appoggio di parte dei media sigh liberali - per un suo intervento contro l'escalation revisionista di matrice neofascista. A fare andare su tutte le furie è il suo attacco all'uso pubblico politico delle foibe, che non nega affatto. Qualcosa, tra l'altro, già accertata dalla storiografia contemporanea. 

Non se lo merita. Non si merita di finire nel calderone con Durigon, come ce lo mette Polito sul Corriere, non si merita l'appellativo di negazionista rifilatogli dal Tg2. Non si merita tutto ciò. 

Vogliono la sua testa da rettore, carica che non ha nemmeno ancora intrapreso all'Università per stranieri di Siena. Questo è "lo scandalo di un rettore antifascista" come il manifesto ha titolato il preciso commento di Francesco Pallante. 

Esprimiamo totale solidarietà e vicinanza a Tomaso, che per noi resta un fondamentale punto di riferimento.