Domandare,
dubitare, chiedersi, discutere è tappa imprescindibile verso la
costruzione di risposte, verso la trasformazione, verso
l'affermazione di un nuovo paradigma. In questi giorni lo abbiamo
detto, visto e vissuto.
La
terza giornata del Festival Internazionale dei Beni Comuni si apre,
come al solito, alle 9:30 del mattino con le colazioni musicali sul
prato del Comune. Alle ore 10:00 il presidente di Labsus, Gregorio
Arena, insieme a Pasquale Bonasora, Daniela Ciaffi e Fabio Ragonese
racconteranno i nuovi strumenti amministrativi per la gestione dei
Beni comuni. L'incontro, dal titolo I
Regolamenti comunali per la cura e la gestione condivisa dei beni
comuni, si
terrà al Chiostro di S. Antonio. E' possibile ripensare gli enti
locali come luoghi di coesione sociale piuttosto che come luoghi
dell'austerity? Come legittimare le esperienze di condivisione al di
là dei dispositivi di Stato e mercato? Possiamo e come dare
esistenza ai Beni Comuni?
Sempre
alle ore 10:00, nella Sala Conceria si parlerà di Beni
comuni digitali con
David Bollier, Simone Aliprandi e Federico Morando. Ci si domanderà
come le dinamiche economiche si riflettono sulla rete. Se internet
sia il regno del comune o del privato e come il paradigma dei Commons
si interfacci con la dimensione digitale.
Dalle
ore 11 alle ore 18:00, 2
passi nell'Area ex Tabasso. L'ex
cotonificio - luogo di abbandono o di rigenerazione? - ora difeso dal
Comitato Tabasso, potrà essere attraversato e rivitalizzato. Per le
vistite: http://www.loscoprieventi.it/events/2-passi-alla-tabasso/
Alle
ore 12:00
E' possibile una comunicazione benicomunista nell'era del pensiero
unico? Carlo
Freccero al Cinema Splendor. Comunicazione e Comune hanno la stessa
radice lessicale eppure l'informazione e i suoi strumenti, sembrano
generare uno scambio ad una dimensione. Come recuperare nelle
pratiche della comunicazione le sfumature del linguaggio?
Alle
ore 16:00 mentre nel chiostro di S. Antonio verrà affrontato il tema
de
La ripubblicizzazione dei servizi pubblici in Italia fra esperienze
pilota e riforme neoliberali,
nella Sala Conceria si discuterà di Community
Land Trust con
Matteo Robiglio, Kara Breems, Marco Riva e Orlando
Sereno Regis.
Modera Antonio
Vercellone. E' possibile vincolare i Beni Comuni alle esigenze della
comunità? Di quali strumenti disponiamo per difendere l'interesse
delle generazioni future? Come andare oltre l'assurdo meccanismo
della rendita?
Alle
ore 18:00 l'attesa Lectio
Magistralis: il cibo e l'etica dei beni comuni
di Vandana Shiva. Chi determina le politiche alimentari? A chi spetta
la sovranità su cibo e acqua? Da chi è prodotto e come il nostro
nutrimento? A quale prezzo? Chi gode dei benefici del mercato
alimentare?
Come
ripensare la produzione, la distribuzione e il consumo di beni
fondamentali nel paradigma dei Commons? La lectio si terrà alla
tettoia di piazza Dante e sarà introdotta da Fabio Ciconte. Subito
dopo alle ore 19:00, stesso luogo, si terrà l'Assemblea
pubblica: pratiche di destituenza e di istituenza. L'incontro
assembleare sarà un momento di confronto tra le Comunità che dal
basso e spontaneamente hanno intrapreso in questi anni un percorso di
rigenerazione e cura dei Beni Comuni. E' possibile costruire
un'azione comune? Come valorizzare le singole esperienze in una
prospettiva condivisa? Come mettere in comune le risorse e potenziare
la rete?
Dai
Canti autorali di Alessandro Nosenzo, alle Favole al telefono di
Gianni Rodari. Dalla Serenata per pendolari dei Tetes de Bois,
passando per le proiezioni al Cinema Splendor, fino al
Reading/spettacolo “Fontamara” di Ignazio Silone. Il programma
culturale della giornata sarà altrettanto ricco e intenso. Alle ore
20:00 nel Cortile Comunale 10%
dei 100 violoncelli con
Giovanni Sollima e Enrico Melozzi in un confronto su i beni comuni
e i luoghi comuni della musica.
Dubitare
serve, il dubbio ha potere trasformativo, bisogna dubitare per
costruire.
Per
i dettagli e il programma completo della giornata:
http://www.festivalbenicomuni.it/programma-2/
http://www.festivalbenicomuni.it/programma-2/
(a cura di Chiara Vesce)
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