mercoledì 21 novembre 2018

+++CAMPO ROM DI VIA GERMAGNANO, OPERAZIONE STRAORDINARIA DI ABBATTIMENTO BARACCHE ABUSIVE+++

Se la comunicazione è politica (e la politica secondo alcuni è comunicazione), allora il messaggio che oggi la pagina facebook della Sindaca Chiara Appendino vuole trasmetterci è chiaro, e riassumibile in una sola parola: RUSPA!
Si parte con una foto dell’oggetto del desiderio dell’elettorato salviniano che abbatte una baracca abusiva, per poi proseguire con un inedito: il trailer della incipiente conferenza stampa relativa a questa operazione!
Un bel sfondo rosso che attiri l’attenzione e una frase (volutamente?) equivoca: “ABBATTIMENTO DELLE BARACCHE ABUSIVE NEL CAMPO ROM DI VIA GERMAGNANO. TRA POCHI MINUTI IN DIRETTA.”
Quanti animi oscuri saranno stati solleticati da questa comunicazione? Abbastanza verrebbe da dire, basta andare a leggersi i commenti del post in questione: altrettanto interessante è notare come le risposte dello “staff della Sindaca” Aka Chiara Appendino arrivano puntuali quando qualcuno osa contestare l “opportunità morale” del messaggio. È per esempio impeccabile l’istituzionale “Lorenza, l'abbiamo spiegato in diretta durante la conferenza stampa. Le baracche abusive erano vuote, è un'operazione che stiamo gestendo da mesi. Molte persone sono tornate nei loro paesi d'origine.”
Si guardano bene invece dal rispondere agli esultanti fan delle ruspe e della caccia “ai parassiti, che vadano a rubare da una altra parte” (il virgolettato è in realtà un sunto di più commenti, dai quali abbiamo escluso gli insulti più bassi e più infimi e violenti).
Seguirà il post, il terzo in una mattinata scarsa, con il link alla (interessante) conferenza stampa dedicata “all’ennesimo problema di Torino ignorato da anni”: ascoltando le dichiarazioni si capiscono meglio alcuni importanti dettagli rimasti fumosi. Per esempio che le baracche in questione erano già vuote, oltre che abusive, non vi era nessuna famiglia all’interno da allontanare e l’intervento era previsto da mesi (e non dubitiamo affatto su questo).
Viene inoltre fornito un dato importante: molte famiglie sono tornate al Paese d’origine. Oddio “molte” non è propriamente un numero definibile come dato, e neanche felicitarsi per la loro dipartita è così rappresentativo del nostro sentimento politico (per fortuna non indossava la fascia tricolore mentre lo diceva): ci piacerebbe comunque sapere quante sono le famiglie “allontanate” dall’ Italia e quale certezza vi sia della loro reale scomparsa.
L’abbiamo già detto il 5 giugno, in occasione dello sgombero del campo di Corso Tazzoli: è una azione di semplice civiltà. Nulla è più delicato del confine che separa un condivisibile "superamento dei campi rom" (auspicato dall' Unione Europea stessa, sebbene essa richieda una preventiva individuazione della destinazione e rispetto delle condizioni di parità tra i cittadini dei campi e tutti gli altri) e un "RUSPA!" diventato nel frattempo programma di Governo pentaleghista.
Ma se su questo siamo tutti d’accordo, il COME fa tutta la differenza del mondo: fa bene la Sindaca a dire che era tutto previsto nel loro programma elettorale, perché la LEGALITÀ è uno dei fari illuminanti del Movimento 5 Stelle.
Quel che più preoccupa noi sistemisti invece, qui come nel caso di Tazzoli dove invece erano “molte” (i numeri non si sanno mai) le famiglie coinvolte, è il rispetto del principio di giustizia sociale, di tutela delle famiglie presenti in quei campi così come delle famiglie che vivono vicino ai roghi illegali di Via Germagnano.
E soprattutto ci interessa stigmatizzare e condannare con assoluta fermezza ogni comunicazione che voglia strizzare l’occhio al razzismo che una volta definivamo strisciante ma che ora è potuto uscire dalle fogne grazie al Governo pentaleghista e ai suoi ubbidienti esecutori sul piano locale.

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