Consiglieri dissidenti: fate la cosa giusta. Dite no, per i motivi che già conoscete e per gli altri che potrete apprendere da chi si oppone, a Torino e fuori. E insisto, pretendete la commissione di inchiesta su Torino 2006. Seguite il denaro, recuperate soldi per le casse pubbliche da chi ha causato i buchi operativi del Toroc e i deficit continui delle opere nate morte. Un giorno Travaglio capirà di più, e anche lui vi ringrazierà.
CHI HA RUBATO LA TASTIERA A TRAVAGLIO?
Due giorni fa è uscito il pezzo che avrete letto. Le olimpiadi dei cretini. (qui l'articolo)
Per i ¾ iniziali l’articolo è stile suo, dati, numeri, fatti, e la sintesi per chi abbia letto questi ¾ è chiara: le olimpiadi non si possono fare, sono una fregatura.
Poi leggi l’ultimo ¼ e ti perdi: cozza con la lunga premessa e arriva alla proposta politica di farle: “Se si tratta solo di discuterne in Consiglio comunale, come chiedono alcuni dissidenti, lo si faccia subito” e ancora “Ma poi si decida, possibilmente sulla linea della sindaca e di tutte le persone ragionevoli”. Stranezza su stranezza, l’arringa operativa.
Sul serio, pare scritto da due mani diverse, la prima da lui e la seconda da un editorialista di Repubblica, la seconda come quei panini molli che hanno distribuito per 20 anni, declamando ossessivamente le grandi opportunità per “Torino” grazie alle olimpiadi ecc.
Come abbiamo scritto diverse volte, non è che Travaglio si sia mai occupato di criticare Torino 2006 fino al 2006, anzi l’unica nota che mi viene in mente è la recensione, penso fosse su L’Unità, del ns. libro, comunque molto tardiva. Di sicuro non è stata una sua battaglia e potrà avere mille motivi. Mi ha sorpreso questa contraddittorietà e questa apertura al bis olimpico. Contro i fatti, che in parte conosce e in gran parte evidentemente, no.
Qualcuno gli ha rubato la tastiera?
Avv. Stefano Bertone
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