mercoledì 10 febbraio 2016

TORINO IN SUBBUGLIO, TORINO AMARCORD



Sono passati 10 anni dalle Olimpiadi invernali 2006 e il quotidiano sabaudo si appresta a far rivivere ai torinesi le "giornate magiche".

Luci e ombre, anzi molte ombre.
Un classico per questi grandi eventi che portano debito pubblico e devastazione dei territori.

Un po' come Expo2015. Ma si sa che non impariamo mai, soprattutto quando c'è da mangiare.
Come lo spreco di denaro pubblico per costruire gli impianti in Alta Valle Susa, che a dieci anni di distanza, dopo essere stati un vero peso economico, sono stati smantellati.

L’articolo di Andrea Rossi su La Stampa riporta le dichiarazioni dell’ex Sindaco di Cesana: «Se penso che mi sono fatto convincere, mi viene il magone», che ha convinto “una popolazione riottosa ad accettare la madre di tutte le sciagure olimpiche: la pista da bob: 110 milioni di euro buttati al vento visto che è stata smantellata qualche anno dopo.

Debiti? Ma cosa volete che siano!!
Gramellini oggi scrive “In effetti le Olimpiadi sono continuate. Nonostante la crisi. Nonostante i debiti, che hanno comunque prodotto investimenti strategici come la metropolitana e il passante.”
Un debito olimpico sulle spalle della città e delle valli che ci viene venduto come il male minore.
Dieci anni dopo sono ancora qua a indorarci la pillola.
Una pillola che vale ancora tre miliardi di euro

Buona ricorrenza e buon debito a tutti!

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