domenica 20 novembre 2016

MANIFESTAZIONE POPOLARE ALLE VALLETTE: E LE PERIFERIE?

Piazza Montale è stata uno dei simboli della campagna elettorale torinese: qui si chiuse il 16 giugno la lunga marcia che portò Chiara Appendino a vincere il ballottaggio, e stra-vincerlo nelle periferie con una comunicazione che concentrò il messaggio sui quartieri abbandonati della città.
Da qui parte la marcia popolare, a cinque mesi di distanza, dei comitati di quartiere Vallette-Lucento, che passano al contrattacco “presentando il conto” alla nuova Giunta: moratoria degli sfratti, nuova edilizia popolare pubblica, aumento delle linee del trasporto pubblico (i media hanno paventato un taglio della Linea 29 negli scorsi giorni), estensione dei servizi alla popolazione (le famose biblioteche e luoghi di incontro pluri-citati questa primavera) e partecipazione cittadina alla destinazione dei fondi del “Piano Periferie”. Insomma, le risposte di politica economico-sociali che tutti noi ci aspettiamo per invertire il trend della precedente Amministrazione, quello che ha creato la città duale dei ricchi sempre più ricchi e dei poveri sempre più poveri. Ah già, a proposito di PD e dintorni: sinceramente ci saremmo aspettati un riavvicinamento, almeno strategico, alle periferie ma per ora il dibattito nella ex maggioranza ferve intorno ai grandi eventi, al concertone di Capodanno, alla supposta hashtag-decrescita-infelice quando si tratta di sostenere la costruzione di grandi supermercati e gallerie del lusso.
Di politiche anti-sfratti e di sostegno alle fasce più deboli della popolazione si accenna meno, per cui sono rimasti i comitati di quartiere, attraverso eventi pubblici come la marcia popolare di sabato pomeriggio, a ricordare alla nuova Sindaca le promesse elettorali. Abbiamo scritto un paio di giorni fa un articolo
Per questo motivo, non possiamo che condividere e sottoscrivere il seguente appello a Chiara Appendino letto al microfono nel corso della “passeggiata” per le Vallette:

Le scriviamo questa lettera pubblica perché abbiamo bisogno di farle arrivare la nostra voce.
Siamo abitanti del quartiere Vallette-Lucento, uno dei molti quartieri popolari di questa città.
Viviamo in un pezzo di città in cui la sofferenza e le difficoltà sono tante, il disagio cresce e la rabbia pure.
Molti degli abitanti dei nostri quartieri l’hanno votata, sperando nel cambiamento che proponeva. Adesso che è stata eletta però dobbiamo ricordarle che non c’è più tempo. Vallette e Lucento vivono della caparbietà e della forza degli uomini e delle donne che ci abitano, della volontà di non arrendersi anche davanti a problemi sempre più grandi. Però i tagli alle risorse ed ai servizi ormai sono intollerabili. Non siamo più disposti a vivere sotto la soglia minima di dignità, bisogna prendere provvedimenti subito!
Le chiediamo di concentrarsi su politiche sociali per le tante persone in difficoltà in questa città e non sul centro vetrina, sulle polemiche con le opposizioni e procedure burocratiche che non tengono conto delle nostre necessità. Un esempio di queste mancanze sono i tagli al Teatro Isabella che di fatto ci tolgono uno dei pochi spazi culturali del nostro quartiere.
Vogliamo che la priorità assoluta venga data a chi in questi anni è rimasto escluso dalla politica torinese. Per troppo tempo abbiamo vissuto in palazzi malconci, gestiti dallo strozzinaggio di ATC, cercando di mettere insieme il pranzo con la cena, dovendo scegliere se accendere il riscaldamento o fare la spesa, sotto continua minaccia di sfratto, zitti e cercando di sopravvivere.
Vogliamo un blocco immediato degli sfratti e una revisione di tutti i criteri che regolano Atc. Se a parole si die che si vogliono “cambiare le regole”, all’oggi non è cambiato nulla dalla vecchia amministrazione del PD e di Fassino.
Per noi “periferie al centro” vuol dire smettere di subire in silenzio, alzare la testa e incontrare quanti vivono i nostri stessi problemi. Crediamo che esista una possibilità di cambiamento, per le condizioni elle nostre vite, del nostro quartiere, per il futuro dei nostri figli. Vogliamo che queste risorse vengano utilizzate per mettere a norma la casa Atc e per assegnare le migliaia di alloggi vuoti.
Sindaca, qual è la Torino che si immagina?
Noi non possiamo più aspettare. Speriamo che lei condivida con noi questa necessità. Non vorremmo scoprire che anche questa volta è stata persa un’occasione, che si è trattata di una campagna elettorale come tante altre ce ne sono state. Ci dispiacerebbe perché noi non siamo più disposti a tornare indietro e non permetteremo più che la nostra dignità venga calpestata. (Firmato Comitato Popolare Vallette – Lucento)


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