Viviamo in tempi paradossali, in cui ci sembra di essere all'interno di quelle boccette di plastica che racchiudono il centro città e i fiocchi di neve. Solo che nel nostro mondo la palla è perennemente girata al contrario e i fiocchi cadono dalla terra al cielo.
Sabato pomeriggio abbiamo partecipato con gioia all'ennesima manifestazione NoTAV. Che bello, l'ennesimo corteo immenso e pacifico, ignorato dalla politica, dalla magistratura, dai mezzi di comunicazione. Che bello Il paradosso Jenny a Carogna, il lumpenproletariat che si incazza e fa tremare lo Stato. E lo Stato, prontamente, si mette in riga e tratta. Con i NoTAV non si tratta, invece. I NoTAV li si stronca e basta proprio perché sono pacifici.
Quello che ci ha sorpreso maggiormente è stata la forte presenza di anarchici. Gli anarchici, per definizione, sono contro lo Stato e ne prevedono il superamento. Noi, quindi, possiamo dire agli amici anarchici: avete sbagliato corteo. Voi volete abbattere lo Stato: unitevi a chi sostiene opere come il TAV, l'Expo, la Variante di Valico. Anzi uniamoci tutti a questa gente. Lasciamo che costruiscano ovunque, cementifichino ovunque, privatizzino tutto come vogliono fare. Lasciamo che rubino tutto, che si strafochino nelle loro tangenti, che la ndrangheta trionfi e ancor più di quanto faccia già. Lasciamo che queste opere mangino tutto il bilancio dello Stato. Uniamoci a questi Unni.
Oggi, nella nostra boccia capovolta, dove nevica al contrario da decenni, chi tenta di tenere insieme lo Stato sono gli Anarchici, gli Antagonisti, coloro che sono accusati di terrorismo.
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